Tra Arte e Moda
14 July 2016
22 January 2015
Il lanificio Faliero Sarti è un’azienda storica di Campi Bisenzio in Toscana, specializzata, fin dalla sua origine, nella produzione di tessuti per l’alta moda e il prêt-à-porter con l’impiego di fibre naturali pregiate, come lana, cashmere, angora, seta e lino. Alla produzione di tessuti affianca una nutrita collezione di sciarpe, scialli e foulard che, per la loro qualità e creatività, hanno conquistato le boutique di tendenza nel mondo. Per la primavera estate 2015 il carré è stato utilizzato come pagina bianca sulla quale sbizzarrirsi con fantasie pittoriche, tipo action painting, illustrazioni e ideogrammi giapponesi, patchwork di figurine di dinosauri, sinfonie di delicati fiori primaverili e persino una policroma composizione di palloni di tutti gli sport possibili e immaginabili, d’impronta molto pop. Il foulard diventa così un linguaggio non verbale ad alto valore iconico.
DOVE: Via Vittorio Alfieri, 92 – 50013 Campi Bisenzio – Firenze
Il lanificio Faliero Sarti è un’azienda storica di Campi Bisenzio in Toscana, specializzata, fin dalla sua origine, nella produzione di tessuti per l’alta moda e il prêt-à-porter con l’impiego di fibre naturali pregiate, come lana, cashmere, angora, seta e lino. Alla produzione di tessuti affianca una nutrita collezione di sciarpe, scialli e foulard che, per la loro qualità e creatività, hanno conquistato le boutique di tendenza nel mondo. Per la primavera estate 2015 il carré è stato utilizzato come pagina bianca sulla quale sbizzarrirsi con fantasie pittoriche, tipo action painting, illustrazioni e ideogrammi giapponesi, patchwork di figurine di dinosauri, sinfonie di delicati fiori primaverili e persino una policroma composizione di palloni di tutti gli sport possibili e immaginabili, d’impronta molto pop. Il foulard diventa così un linguaggio non verbale ad alto valore iconico.
DOVE: Via Vittorio Alfieri, 92 – 50013 Campi Bisenzio – Firenze
The Moodboarders is a glance into the design world, which, in all of its facets, captures the extraordinary even within the routine. It is a measure of the times. It is an antenna sensitive enough to pick-up on budding trends, emerging talents and neglected aesthetics. Instead of essays, we use brief tales to tune into the rhythm of our world. We travelled for a year without stopping, and seeing as the memory of this journey has not faded, we have chosen to edit a printed copy. We eliminated anything episodic, ephemeral or fading, maintaining a variety of articles that flow, without losing the element of surprise, the events caught taking place, and the creations having just bloomed.