Dilmos, Via San Marco 1 a Milano, nato nel 1980 come negozio di mobili di design, si configura nel tempo come spazio di design artistico, tenendo a battesimo, persino, Maurizio Cattelan, il cui tavolo Cerberino del 1989 è ancora in vendita. Nel 2015, in occasione del Salone del Mobile presenta la mostra 9+1, 9 designer e un artista, Pietro Consagra di cui propone il Mobile frontale. La mostra può essere considerata una sorta di manifesto di un percorso di ricognizione nel mondo della nuova creatività che, sin dall’esordio, ha caratterizzato il lavoro di Dilmos. Vari sono i designer- artisti che hanno iniziato il loro cammino partendo da Via San Marco 1. Tra questi, Alessandro Ciffo, Roberto Mora, Gianno Osgnach, Daniele Papuli, Andrea Salvetti… Ai creativi chiamati a partecipare alla mostra 9+1 è stata data carta bianca, lasciando a ciascuno la libertà di narrarsi con i materiali più diversi, secondo l’estro del momento.

dilmos 9+1 exhibition at Moma
ciffo-painting 9+1 at exhibition
Roberto Mora, Amphora
Gianni Osgnach, Gli Occhi
Matteo Thun, Venere Bianca, Dilmos
Matteo Thun, Venere Bianca, Dilmos
“Mobile Frontale” Sculpture
Illusion by Pieke Bergmans

DOVE: Piazza San Marco, 1 – ingresso via Solferino, 20121 Milano

Dilmos, Via San Marco 1 a Milano, nato nel 1980 come negozio di mobili di design, si configura nel tempo come spazio di design artistico, tenendo a battesimo, persino, Maurizio Cattelan, il cui tavolo Cerberino del 1989 è ancora in vendita. Nel 2015, in occasione del Salone del Mobile presenta la mostra 9+1, 9 designer e un artista, Pietro Consagra di cui propone il Mobile frontale. La mostra può essere considerata una sorta di manifesto di un percorso di ricognizione nel mondo della nuova creatività che, sin dall’esordio, ha caratterizzato il lavoro di Dilmos. Vari sono i designer- artisti che hanno iniziato il loro cammino partendo da Via San Marco 1. Tra questi, Alessandro Ciffo, Roberto Mora, Gianno Osgnach, Daniele Papuli, Andrea Salvetti… Ai creativi chiamati a partecipare alla mostra 9+1 è stata data carta bianca, lasciando a ciascuno la libertà di narrarsi con i materiali più diversi, secondo l’estro del momento.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.