Ambienti
30 giugno 2016
19 maggio 2016
Nel quartiere delle 5 vie, all’interno di Palazzo Litta, un affascinante esempio milanese di barocco lombardo, “Matter of perception”, la collettiva organizzata da Mosca Partners assieme alla rivista DAMN, ha esplorato il tema “Tradizione e Tecnologia”. Il cortile centrale, arena della manifestazione, è stato interpretato dall’architetto Diébédo Francis Kéré, nato in Burkina Faso con studio a Berlino, che lo ha trasformato in un villaggio neoafricano, intitolato Courtyard Village, con tanto di campo di spighe. Tra le presentazioni: nella suggestiva stanza degli specchi il progetto della sedia Physix di Alberto Meda, realizzata con il sostegno di Vitra; la settima edizione di Belgium is Design con progetti di 13 designer; ASTEP, il nuovo marchio di Alessandro Sarfatti con un nuovo progetto di Francisco Gomez Paz e riedizioni di Vittoriano Vigano e Gino Sarfatti; i lavori del duo Lanzavecchia+Wai per Journey Est e di Mist-O (Tommaso Nani e Noa Ikeuchi) per Milestone Design, altro nuovo marchio lanciato a Palazzo Litta; il giovane designer italo-brasiliano Leo Di Caprio con la recente collezione creata per il marchio AuCap, gli esili vasi da fiori One e i candelieri Be&Liv, in ottone e rame, del finlandese Ilkka Suppanen.
DOVE: Corso Magenta, 24, 20121 Milano
Nel quartiere delle 5 vie, all’interno di Palazzo Litta, un affascinante esempio milanese di barocco lombardo, “Matter of perception”, la collettiva organizzata da Mosca Partners assieme alla rivista DAMN, ha esplorato il tema “Tradizione e Tecnologia”. Il cortile centrale, arena della manifestazione, è stato interpretato dall’architetto Diébédo Francis Kéré, nato in Burkina Faso con studio a Berlino, che lo ha trasformato in un villaggio neoafricano, intitolato Courtyard Village, con tanto di campo di spighe. Tra le presentazioni: nella suggestiva stanza degli specchi il progetto della sedia Physix di Alberto Meda, realizzata con il sostegno di Vitra; la settima edizione di Belgium is Design con progetti di 13 designer; ASTEP, il nuovo marchio di Alessandro Sarfatti con un nuovo progetto di Francisco Gomez Paz e riedizioni di Vittoriano Vigano e Gino Sarfatti; i lavori del duo Lanzavecchia+Wai per Journey Est e di Mist-O (Tommaso Nani e Noa Ikeuchi) per Milestone Design, altro nuovo marchio lanciato a Palazzo Litta; il giovane designer italo-brasiliano Leo Di Caprio con la recente collezione creata per il marchio AuCap, gli esili vasi da fiori One e i candelieri Be&Liv, in ottone e rame, del finlandese Ilkka Suppanen.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.