Khalid Shafar
14 gennaio 2016
1 ottobre 2015
Situato all’interno dell’ex consolato americano di Istanbul, il ristorante Konsolos unisce la raffinatezza di menu da bistrot francese al sapore d’altri tempi tipico di alcuni ristoranti british. Opulento, ricco, sontuoso e sfacciatamente pieno di dettagli, il Konsolos esagera in tutto. All’interno non c’è neanche uno spazio lasciato vuoto e i materiali scelti – marmo scuro, legno e tessuti tipo gobelin dall’effetto volutamente datato – non fanno che aumentare la sensazione di “pienezza”.
Il suo punto di forza però sono di certo i quadri che, insieme alla boiserie lucida, riempiono ogni spazio sulle pareti. Nobili segugi, distinte papere e volatili altolocati guardano i clienti accomodati nella sala da pranzo, così come farebbero gli antenati di famiglia ritratti su un’antica tela.
DOVE: Mesrutiyet Caddesi 56, 34430, Beyoglu, Istanbul
Situato all’interno dell’ex consolato americano di Istanbul, il ristorante Konsolos unisce la raffinatezza di menu da bistrot francese al sapore d’altri tempi tipico di alcuni ristoranti british. Opulento, ricco, sontuoso e sfacciatamente pieno di dettagli, il Konsolos esagera in tutto. All’interno non c’è neanche uno spazio lasciato vuoto e i materiali scelti – marmo scuro, legno e tessuti tipo gobelin dall’effetto volutamente datato – non fanno che aumentare la sensazione di “pienezza”.
Il suo punto di forza però sono di certo i quadri che, insieme alla boiserie lucida, riempiono ogni spazio sulle pareti. Nobili segugi, distinte papere e volatili altolocati guardano i clienti accomodati nella sala da pranzo, così come farebbero gli antenati di famiglia ritratti su un’antica tela.
DOVE: Mesrutiyet Caddesi 56, 34430, Beyoglu, Istanbul
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.