Zegna
8 luglio 2015
25 giugno 2015
Inaugurata il 22 Aprile nell’appartamento del principe a Palazzo Reale di Milano, la mostra, voluta da Alcantara, pensata da Giulio Cappellini, art director del marchio, assieme a Domitilla Dardi, curatrice del design al Maxxi di Roma, per raccontare il percorso di un’azienda proiettata nel futuro, propone installazioni immaginate per introdurre elementi dissonanti nell’ impianto classico delle sale espositive. Sono volutamente intrusive le opere di Gentucca Bini, Giulio Cappellini, Ingo Maurer, Ico Migliore e Mara Servetto, Paola Navone e Nendo, invitati a cimentarsi con l’innovativo materiale, unico nella sua formula. Le installazioni, inserite nelle stanze come elementi di rottura, ne scompaginano la classica armonia, suggerendo, per contrappunto, nuove identità della versatile materia.
DOVE: Piazza del Duomo, 12, Milano
Inaugurata il 22 Aprile nell’appartamento del principe a Palazzo Reale di Milano, la mostra, voluta da Alcantara, pensata da Giulio Cappellini, art director del marchio, assieme a Domitilla Dardi, curatrice del design al Maxxi di Roma, per raccontare il percorso di un’azienda proiettata nel futuro, propone installazioni immaginate per introdurre elementi dissonanti nell’ impianto classico delle sale espositive. Sono volutamente intrusive le opere di Gentucca Bini, Giulio Cappellini, Ingo Maurer, Ico Migliore e Mara Servetto, Paola Navone e Nendo, invitati a cimentarsi con l’innovativo materiale, unico nella sua formula. Le installazioni, inserite nelle stanze come elementi di rottura, ne scompaginano la classica armonia, suggerendo, per contrappunto, nuove identità della versatile materia.
DOVE: Piazza del Duomo, 12, Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.