Kilimanjaro industrial chic
7 dicembre 2016
1 giugno 2016
Nell’ottocentesco quartiere fiorentino di Sant’Ambrogio, a soli dieci minuti di cammino dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, si trova un hotel di charme davvero unico. Situato al piano nobile di un palazzo del XIX secolo, Alfieri Nove accoglie i suoi ospiti all’interno di una “casa lontano da casa”. La struttura, dotata solo di otto camere, è una sorta di affascinante grande appartamento, dove gli spazi comuni e le stanze private si susseguono l’una dentro l’altra. È proprio il sapore domestico il punto di forza dell’intero progetto firmato da ZPSTUDIO. Tutti gli interni sono arredati con un mix unico di pezzi realizzati su disegno, mobili vintage e proposte contemporanee. L’insieme è davvero caldo e accogliente e soggiornare presso Alfieri Nove è davvero come essere ospiti di un amico. La sala da pranzo, dove vengono servite le colazioni, è dotata di un’allure nobile e raffinata. Attorno al tavolo rettangolare sono disposte le sedie e sulla parete un ritratto di Vittorio Alfieri (una copia di quello conservato agli Uffizi) assieme a stampe e quadri di vario tipo ricrea l’atmosfera tipica di una zona living conviviale.
DOVE: Via Alfieri 9, 50121 Firenze
Nell’ottocentesco quartiere fiorentino di Sant’Ambrogio, a soli dieci minuti di cammino dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, si trova un hotel di charme davvero unico. Situato al piano nobile di un palazzo del XIX secolo, Alfieri Nove accoglie i suoi ospiti all’interno di una “casa lontano da casa”. La struttura, dotata solo di otto camere, è una sorta di affascinante grande appartamento, dove gli spazi comuni e le stanze private si susseguono l’una dentro l’altra. È proprio il sapore domestico il punto di forza dell’intero progetto firmato da ZPSTUDIO. Tutti gli interni sono arredati con un mix unico di pezzi realizzati su disegno, mobili vintage e proposte contemporanee. L’insieme è davvero caldo e accogliente e soggiornare presso Alfieri Nove è davvero come essere ospiti di un amico. La sala da pranzo, dove vengono servite le colazioni, è dotata di un’allure nobile e raffinata. Attorno al tavolo rettangolare sono disposte le sedie e sulla parete un ritratto di Vittorio Alfieri (una copia di quello conservato agli Uffizi) assieme a stampe e quadri di vario tipo ricrea l’atmosfera tipica di una zona living conviviale.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.