Rubo il titolo al patinato recente film di Tom Ford per presentare la collezione uomo Vuitton, disegnata dal direttore artistico della linea maschile Kim Jones. Il tema della collezione per la primavera/estate 2017 sono degli animali fantastici, disegnati al tratto, che decorano abiti e accessori. Nella settimana della moda maschile milanese, come teatro della sua collezione, Vuitton ha allestito in via Fiori Chiari un pop-up store affidando la decorazione delle superfici ai fratelli Chapman, famosi e sovversivi artisti inglesi, che hanno disegnato una carta da parati popolata di animali ibridi, disegnati in bianco e nero, gli stessi che compaiono su accessori e abbigliamento e con la quale sono state rivestite tutte le superfici dello spazio, trasformato per l’occasione in una wunderkammer artistica.

Dove: via Fiori Chiari angolo Via Formentini 9, 20121 Milano

Rubo il titolo al patinato recente film di Tom Ford per presentare la collezione uomo Vuitton, disegnata dal direttore artistico della linea maschile Kim Jones. Il tema della collezione per la primavera/estate 2017 sono degli animali fantastici, disegnati al tratto, che decorano abiti e accessori. Nella settimana della moda maschile milanese, come teatro della sua collezione, Vuitton ha allestito in via Fiori Chiari un pop-up store affidando la decorazione delle superfici ai fratelli Chapman, famosi e sovversivi artisti inglesi, che hanno disegnato una carta da parati popolata di animali ibridi, disegnati in bianco e nero, gli stessi che compaiono su accessori e abbigliamento e con la quale sono state rivestite tutte le superfici dello spazio, trasformato per l’occasione in una wunderkammer artistica.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.