A Matter of perception
19 maggio 2016
12 novembre 2015
Richard Ginori, la storica manifattura di Doccia (Sesto Fiorentino) che vide Gio Ponti tra i suoi illustri designer, dopo un periodo di turbolenze, ritorna ai suoi splendori sotto l’egida di Kering, grazie al tocco romantico/fiabesco di Alessandro Michele, il nuovo direttore creativo di Gucci, che ne ha preso in mano l’art direction. Nel nuovo negozio di Milano (via Pontaccio) che sa di antico, sono stati presentati in autunno un servizio di piatti con alto bordo dorato, illustrato con un volo di uccellini variopinti, che ben s’inserisce nella ricca collezione storica della manifattura e la realistica serie di insetti decorativi, in candida porcellana, ravvivata da fantasie floreali colorate.
DOVE: Via dei Rondinelli, 17/r 50123, Firenze – Italy
Richard Ginori, la storica manifattura di Doccia (Sesto Fiorentino) che vide Gio Ponti tra i suoi illustri designer, dopo un periodo di turbolenze, ritorna ai suoi splendori sotto l’egida di Kering, grazie al tocco romantico/fiabesco di Alessandro Michele, il nuovo direttore creativo di Gucci, che ne ha preso in mano l’art direction. Nel nuovo negozio di Milano (via Pontaccio) che sa di antico, sono stati presentati in autunno un servizio di piatti con alto bordo dorato, illustrato con un volo di uccellini variopinti, che ben s’inserisce nella ricca collezione storica della manifattura e la realistica serie di insetti decorativi, in candida porcellana, ravvivata da fantasie floreali colorate.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.