Il duo FormaFantasma, formato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin, con studio a Amsterdam, ritorna con una personale a Milano, presentata dalla galleria Peep-Hole, che ha esposto dal 17 febbraio al 19 marzo l’ultima collezione Anno Tropico, protagonista anche all’edizione 2016 di Miart (Milano 8-10 aprile 2016). Il nuovo lavoro dei FormaFantasma, incentrato sulle qualità funzionali e espressive della luce, comprende disegni, modelli, video e una serie di apparecchi finiti, caratterizzati da esili impianti di pura geometria, in prevalenza cerchi, talvolta quasi impercettibili, pensati per esaltare luci e ombre: più che oggetti, son delle calligrafie per disegnare sottili tracce di luce, adatte a definire atmosfere soffuse, che paiono rubate al famoso “Libro d’ombra” di Junichiro Tanizaki, pubblicato nel 1933.

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DOVE: Via Stilicone, 10, Milano

Il duo FormaFantasma, formato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin, con studio a Amsterdam, ritorna con una personale a Milano, presentata dalla galleria Peep-Hole, che ha esposto dal 17 febbraio al 19 marzo l’ultima collezione Anno Tropico, protagonista anche all’edizione 2016 di Miart (Milano 8-10 aprile 2016). Il nuovo lavoro dei FormaFantasma, incentrato sulle qualità funzionali e espressive della luce, comprende disegni, modelli, video e una serie di apparecchi finiti, caratterizzati da esili impianti di pura geometria, in prevalenza cerchi, talvolta quasi impercettibili, pensati per esaltare luci e ombre: più che oggetti, son delle calligrafie per disegnare sottili tracce di luce, adatte a definire atmosfere soffuse, che paiono rubate al  famoso “Libro d’ombra” di Junichiro Tanizaki, pubblicato nel 1933.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.