Mazel Tov, Crocevia di Traduzioni
24 marzo 2016
16 giugno 2016
La serie di divani e tavoli creati da Zaha Hadid per aziende di settore, quali Edra, Sawaya&Moroni, B&B, Established&Sons e gallerie di design artistico, come la galleria di David Gill a Londra, è nutrita di esemplari straordinari. Al di là delle analogie tra il suo design e le sue opere architettoniche, e della coerenza espressiva che ha sempre contraddistinto il suo lavoro nei più diversi settori, il design di Zaha si distingue per la fluidità delle forme, che non ha niente a che vedere con la streamline americana, ispirata dalla velocità delle macchine, ma che, piuttosto, pare parente delle ondulazioni degli sconfinati paesaggi desertici, quasi che le sue opere portino l’impronta delle sue origini. Il design di Zaha è compiuta espressione sia delle estetiche del digitale, in grado di apparire naturali e non solo artificiali, sia della sua capacità di interpretare la natura dei materiali.
La serie di divani e tavoli creati da Zaha Hadid per aziende di settore, quali Edra, Sawaya&Moroni, B&B, Established&Sons e gallerie di design artistico, come la galleria di David Gill a Londra, è nutrita di esemplari straordinari. Al di là delle analogie tra il suo design e le sue opere architettoniche, e della coerenza espressiva che ha sempre contraddistinto il suo lavoro nei più diversi settori, il design di Zaha si distingue per la fluidità delle forme, che non ha niente a che vedere con la streamline americana, ispirata dalla velocità delle macchine, ma che, piuttosto, pare parente delle ondulazioni degli sconfinati paesaggi desertici, quasi che le sue opere portino l’impronta delle sue origini. Il design di Zaha è compiuta espressione sia delle estetiche del digitale, in grado di apparire naturali e non solo artificiali, sia della sua capacità di interpretare la natura dei materiali.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.