La resurrezione di Richard Ginori
25 giugno 2015
7 dicembre 2016
In Via Formentini, nel cuore di Brera, Bottega Ghianda, eccellenza dell’ebanisteria grazie all’impulso di Romeo Sozzi che ne ha affidato la direzione artistica a Michele De Lucchi, il 17 di novembre 2016 ha mostrato al pubblico una serie di capolavori in legno pregiato, assieme a una “casetta” di De Lucchi, questa volta opera dei provetti artigiani della Bottega e non più sbozzata con la motosega da Michele nel suo laboratorio di Angera. La presentazione ufficiale di questa eccellenza milanese segna la rinascita di un’istituzione dell’ebanisteria.
L’esemplare collezione, che vanta firme prestigiose come Gae Aulenti, Pino Tovaglia, Livio e Pier Giacomo Castiglioni, Cini Boeri, Gian Franco Frattini e Mario Bellini, annovera una serie di oggetti quotidiani, dal segnalibro al calza scarpe, dalla scatola portapillole al porta fazzoletti di carta…di raffinata fattura, realizzati a incastro, rivelando come l’arte del fare non sia destinata solo alle sale dei musei, ma possa elevare la routine quotidiana regalando pregio anche agli umili accessori.
DOVE: via Formentini 9 – 20121 Milano, Italy
In Via Formentini, nel cuore di Brera, Bottega Ghianda, eccellenza dell’ebanisteria grazie all’impulso di Romeo Sozzi che ne ha affidato la direzione artistica a Michele De Lucchi, il 17 di novembre 2016 ha mostrato al pubblico una serie di capolavori in legno pregiato, assieme a una “casetta” di De Lucchi, questa volta opera dei provetti artigiani della Bottega e non più sbozzata con la motosega da Michele nel suo laboratorio di Angera. La presentazione ufficiale di questa eccellenza milanese segna la rinascita di un’istituzione dell’ebanisteria. L’esemplare collezione, che vanta firme prestigiose come Gae Aulenti, Pino Tovaglia, Livio e Pier Giacomo Castiglioni, Cini Boeri, Gian Franco Frattini e Mario Bellini, annovera una serie di oggetti quotidiani, dal segnalibro al calza scarpe, dalla scatola portapillole al porta fazzoletti di carta…di raffinata fattura, realizzati a incastro, rivelando come l’arte del fare non sia destinata solo alle sale dei musei, ma possa elevare la routine quotidiana regalando pregio anche agli umili accessori.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.