Thomas’s Burberry, fascino londinese
8 luglio 2015
24 marzo 2016
Il marchio Blumarine, durante la settimana della moda parigina, ha rinnovato il suo flagship store in Avenue Montaigne, trasformandolo in un ambiente, vagamente neoclassico, dal sapore domestico. Più che in una boutique, pare di entrare in un hotel particulier dell’ottavo arrondissement, grazie ai soffitti e alle pareti decorate con modanature in stucco candido, alla scala marmorea con ringhiera in metallo nero tornito, cui fan da contrappunto le mensole con struttura nel medesimo metallo brunito. Stesse basi per i grandi tavoli in candido marmo e per gli stand degli abiti che paiono, nelle linee, ispirati alle costruzioni di Gustave Eiffel. Completano l’arredamento ricche tende in velluto, accoglienti poltrone club in pelle anticata rossa, un parquet in legno decapato e appliques di cristallo. L’insieme restituisce la signorile atmosfera di un lussuoso appartamento privato in stile neoclassico, regalando alle collezioni un’aura aristocratica.
DOVE: 56 avenue Montaigne Paris
Il marchio Blumarine, durante la settimana della moda parigina, ha rinnovato il suo flagship store in Avenue Montaigne, trasformandolo in un ambiente, vagamente neoclassico, dal sapore domestico. Più che in una boutique, pare di entrare in un hotel particulier dell’ottavo arrondissement, grazie ai soffitti e alle pareti decorate con modanature in stucco candido, alla scala marmorea con ringhiera in metallo nero tornito, cui fan da contrappunto le mensole con struttura nel medesimo metallo brunito. Stesse basi per i grandi tavoli in candido marmo e per gli stand degli abiti che paiono, nelle linee, ispirati alle costruzioni di Gustave Eiffel. Completano l’arredamento ricche tende in velluto, accoglienti poltrone club in pelle anticata rossa, un parquet in legno decapato e appliques di cristallo. L’insieme restituisce la signorile atmosfera di un lussuoso appartamento privato in stile neoclassico, regalando alle collezioni un’aura aristocratica.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.