Un mondo di cristallo
24 luglio 2015
28 gennaio 2016
Una discoteca deve osare e saper stupire. Lascia certamente a bocca aperta l’ambientazione scelta per il Cake Nightclub di San Diego. Situato nello storico quartiere del Gas Lamp District, la zona industriale cresciuta nell’800 e oggi rinata all’insegna del divertimento e dello shopping, il Cake Nightclub scommette su interni romantici e trasgressivi quanto basta. Il progetto è stato firmato dallo studio Davis Ink, specializzato nella realizzazione di dance club e molto celebre per i suoi lavori sopra le righe in tutta la California. Il team ha voluto puntare su qualcosa di romantico, scegliendo come filo conduttore l’idea di ricostruire un antico castello francese.
Chandelier di cristallo, decori barocchi, modanature, privè con avvolgenti divani capitonné e preziosi tavoli con piani di marmo sono la cornice ideale di serate a base di musica e bellissime ballerine, chiamate non a caso “Cake Dolls”. A tutto questo sono stati aggiunti dei particolari decisamente non convenzionali, come un muro di barboncini rosa e una scritta al neon che accoglie tutti all’ingresso. Varcando la soglia la sorpresa è massima, perché dal semplice dehor bianco e azzurro non si può certo immaginare che all’interno sia tutto un tripudio di ori, specchiere e ritratti di fantomatici nobili.
DOVE: 755 5th Ave, San Diego, CA 92101, Stati Uniti
Una discoteca deve osare e saper stupire. Lascia certamente a bocca aperta l’ambientazione scelta per il Cake Nightclub di San Diego. Situato nello storico quartiere del Gas Lamp District, la zona industriale cresciuta nell’800 e oggi rinata all’insegna del divertimento e dello shopping, il Cake Nightclub scommette su interni romantici e trasgressivi quanto basta. Il progetto è stato firmato dallo studio Davis Ink, specializzato nella realizzazione di dance club e molto celebre per i suoi lavori sopra le righe in tutta la California. Il team ha voluto puntare su qualcosa di romantico, scegliendo come filo conduttore l’idea di ricostruire un antico castello francese. Chandelier di cristallo, decori barocchi, modanature, privè con avvolgenti divani capitonné e preziosi tavoli con piani di marmo sono la cornice ideale di serate a base di musica e bellissime ballerine, chiamate non a caso “Cake Dolls”. A tutto questo sono stati aggiunti dei particolari decisamente non convenzionali, come un muro di barboncini rosa e una scritta al neon che accoglie tutti all’ingresso. Varcando la soglia la sorpresa è massima, perché dal semplice dehor bianco e azzurro non si può certo immaginare che all’interno sia tutto un tripudio di ori, specchiere e ritratti di fantomatici nobili.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.