Santoni
8 luglio 2015
7 dicembre 2016
Santoni, calzaturificio di Corridonia nella Marche, specializzato in raffinate lavorazioni manuali e nel su misura sia femminile che maschile, si distingue per l’uso di pellami pregiati e per una produzione elaborata che rivela la perizia dei suoi artigiani. La collezione per la primavera/estate 2017 è un repertorio di lavorazioni virtuose: intrecci di pelli colorate anche sulle zeppe, trafori che rendono le tomaie simili a pizzi lavorati al tombolo, frange, decorazioni metalliche, come borchie e monete. Ogni paio di sandali è un compendio di perizia artigiana, esaltata da un variegata cartella colori che osa tonalità decise, come il blu copiativo, il verde brillante, il tabacco e l’arancio. Poiché, come denunziava il titolo “Shoe pleasure and pain” della mostra dedicata alle calzature dal Victoria & Albert Museum di Londra la scorso anno, la calzature sono fonte di piacere, ma anche, talvolta, di sofferenza, per quelle di Santoni, sempre issate su tacchi vertiginosi, vale la pena di soffrire.
DOVE : Via Montenapoleone 6, Milano
Santoni, calzaturificio di Corridonia nella Marche, specializzato in raffinate lavorazioni manuali e nel su misura sia femminile che maschile, si distingue per l’uso di pellami pregiati e per una produzione elaborata che rivela la perizia dei suoi artigiani. La collezione per la primavera/estate 2017 è un repertorio di lavorazioni virtuose: intrecci di pelli colorate anche sulle zeppe, trafori che rendono le tomaie simili a pizzi lavorati al tombolo, frange, decorazioni metalliche, come borchie e monete. Ogni paio di sandali è un compendio di perizia artigiana, esaltata da un variegata cartella colori che osa tonalità decise, come il blu copiativo, il verde brillante, il tabacco e l’arancio. Poiché, come denunziava il titolo “Shoe pleasure and pain” della mostra dedicata alle calzature dal Victoria & Albert Museum di Londra la scorso anno, la calzature sono fonte di piacere, ma anche, talvolta, di sofferenza, per quelle di Santoni, sempre issate su tacchi vertiginosi, vale la pena di soffrire.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.