Society Limonta
13 gennaio 2017
16 settembre 2015
Roger ha studiato per vari anni tecniche architettoniche e ceramica, prima di stabilire il proprio studio e laboratorio a Badalona (Barcellona) dove realizza e produce manualmente le sue ceramiche. Krasznai, il nome della sua produzione, deriva da un cartello stradale trovato durante una visita a Budapest. Krasznai significa, letteralmente, proveniente dalla citta di Kraszna. L’idea di dare alle sue creazione il nome di una città ungherese lo affascinava, anche se difficile da pronunciare.
Dopo aver affinato la propria tecnica a Helsinki, inizia a produrre le proprie singolari ceramiche, dotate di braccia e di gambe, un’idea bizzarra, suggerita durante una vacanza al mare in Portogallo da un braccio di una bambola che spuntava dalla sabbia. Braccia e gambe che spuntano dai suoi vasi e dalle sue coppe li considera alla stregua di richiami, quasi che le goffe manine si sporgano dalla superficie per meglio acchiappare il cliente.
Paradossalmente le bizzarrie non nascono mai da sole: a chi si stupisce conviene ricordare che braccia e gambe di bambolotti decorano ceramiche di Fernando e Humberto Campana per Bernardaud, noto brand di Limoges. Una coincidenza rivelatrice dell’umore trasgressivo di molti creativi.
DOVE: THYSSEN BORNEMISZA MUSEUM, MADRID.
Roger ha studiato per vari anni tecniche architettoniche e ceramica, prima di stabilire il proprio studio e laboratorio a Badalona (Barcellona) dove realizza e produce manualmente le sue ceramiche. Krasznai, il nome della sua produzione, deriva da un cartello stradale trovato durante una visita a Budapest. Krasznai significa, letteralmente, proveniente dalla citta di Kraszna. L’idea di dare alle sue creazione il nome di una città ungherese lo affascinava, anche se difficile da pronunciare.
Dopo aver affinato la propria tecnica a Helsinki, inizia a produrre le proprie singolari ceramiche, dotate di braccia e di gambe, un’idea bizzarra, suggerita durante una vacanza al mare in Portogallo da un braccio di una bambola che spuntava dalla sabbia. Braccia e gambe che spuntano dai suoi vasi e dalle sue coppe li considera alla stregua di richiami, quasi che le goffe manine si sporgano dalla superficie per meglio acchiappare il cliente.
Paradossalmente le bizzarrie non nascono mai da sole: a chi si stupisce conviene ricordare che braccia e gambe di bambolotti decorano ceramiche di Fernando e Humberto Campana per Bernardaud, noto brand di Limoges. Una coincidenza rivelatrice dell’umore trasgressivo di molti creativi.
DOVE: THYSSEN BORNEMISZA MUSEUM, MADRID.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.