Ornamenti fotografici
12 novembre 2014
28 maggio 2015
L’annuale mostra dell’Istituto del costume del Metropolitan Museum di New York (7 maggio-16 agosto) quest’anno si spinge sino in Cina per analizzare quanto la cultura cinese, i suoi manufatti, i suoi costumi e i suoi film abbiano influenzato la moda occidentale. Nell’allestimento sono in mostra, tra gli altri, superbi capi di Yves Saint Laurent, Tom Ford, Chanel, Roberto Cavalli…
L’esposizione, curata da Andrew Bolton, contiene opere in prestito dal Palace Museum, rivelando come la Cina sia stata e sia una fervida fonte d’ispirazione per i creatori occidentali. Si propone come stimolo per un proficuo scambio culturale, denso di significati e di prospettive.
DOVE: Metropolitan Museum, 1000 5th Ave, New York, NY 10028, United States
L’annuale mostra dell’Istituto del costume del Metropolitan Museum di New York (7 maggio-16 agosto) quest’anno si spinge sino in Cina per analizzare quanto la cultura cinese, i suoi manufatti, i suoi costumi e i suoi film abbiano influenzato la moda occidentale. Nell’allestimento sono in mostra, tra gli altri, superbi capi di Yves Saint Laurent, Tom Ford, Chanel, Roberto Cavalli…
L’esposizione, curata da Andrew Bolton, contiene opere in prestito dal Palace Museum, rivelando come la Cina sia stata e sia una fervida fonte d’ispirazione per i creatori occidentali. Si propone come stimolo per un proficuo scambio culturale, denso di significati e di prospettive.
DOVE: Metropolitan Museum, 1000 5th Ave, New York, NY 10028, United States
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.