Untitled Homeware
26 novembre 2015
17 dicembre 2014
Natural cooking non significa necessariamente vegetariano, vegano o senza glutine, quanto piuttosto riscoprire ingredienti dalle lavorazioni semplici, nutrienti, senza conservanti e di stagione. Valentina Solfrini, 23 anni, una formazione in graphic e webdesign, dopo un’esperienza di vita a New York, vive ora in Italia, in una fattoria al confine tra Marche ed Emilia Romagna. É da lì che, complice il desiderio di trovare una terapia alternativa ai farmaci per i suoi scompensi ormonali, si è messa alla prova con un orto e con ricette a base di materie prime biologiche e dal gusto autentico. Ne ha fatto un lavoro e da un paio d’anni, insieme alla sua Canon 5D e alla luce naturale di un sole tutto italiano, ha iniziato un blog (hortuscuisine.com) in cui pubblica, con successo, i suoi scatti e le ricette che sperimenta. Le sue scelte stilistiche in fatto di costruzione del setting, unite alla capacità di mettere un po’ di se stessa in ogni racconto e di mixare con sapienza sapori e colori della terra, le hanno fatto aggiudicare il premio Best New Food Blog Editor’s Choice di Saveur, il magazine diretto da Adam Sachs che celebra la cultura e la tradizione del cibo di tutto il mondo.
Natural cooking non significa necessariamente vegetariano, vegano o senza glutine, quanto piuttosto riscoprire ingredienti dalle lavorazioni semplici, nutrienti, senza conservanti e di stagione. Valentina Solfrini, 23 anni, una formazione in graphic e webdesign, dopo un’esperienza di vita a New York, vive ora in Italia, in una fattoria al confine tra Marche ed Emilia Romagna. É da lì che, complice il desiderio di trovare una terapia alternativa ai farmaci per i suoi scompensi ormonali, si è messa alla prova con un orto e con ricette a base di materie prime biologiche e dal gusto autentico. Ne ha fatto un lavoro e da un paio d’anni, insieme alla sua Canon 5D e alla luce naturale di un sole tutto italiano, ha iniziato un blog (hortuscuisine.com) in cui pubblica, con successo, i suoi scatti e le ricette che sperimenta. Le sue scelte stilistiche in fatto di costruzione del setting, unite alla capacità di mettere un po’ di se stessa in ogni racconto e di mixare con sapienza sapori e colori della terra, le hanno fatto aggiudicare il premio Best New Food Blog Editor’s Choice di Saveur, il magazine diretto da Adam Sachs che celebra la cultura e la tradizione del cibo di tutto il mondo.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.