Animali fragili
18 marzo 2015
30 gennaio 2015
La collezione di vetri “Poets”, proposta nel corso di Maison&Objet a Parigi (settembre 2014), sia in fiera, sia nello showroom Boffi bagni, nasce da una collaborazione tra Massimo Lunardon, artista e artigiano del vetro in grado di soffiare e modellare le forme più improbabili, e un manipolo di designer internazionali: Andrea Anastasio, italiano ma indiano d’adozione; Sam Baron, francese, di stanza in Veneto come direttore del design di Fabrica, avvezzo a lavorare con Massimo in fornace; Studio Formafantasma, il duo italiano residente a Eindhoven; Martino Gamper, altoatesino trapiantato a Londra; Martí Guixé pendolare tra Barcellona e Berlino. Come i versi di una poesia, le opere trasparenti volteggiano leggere contaminate da profili colorati, da intagli acuminati, da inserti di sete preziose, da fini scanalature. L’originalità della collezione consiste, non tanto nelle forme che hanno il sapore della consuetudine, quanto nei gesti, quasi dissacratori, pensati dai designer per violare la perfezione cui Massimo Lunardon è avvezzo.
DOVE: Boffi Bains; 12, rue de la chaise, Parigi
La collezione di vetri “Poets”, proposta nel corso di Maison&Objet a Parigi (settembre 2014), sia in fiera, sia nello showroom Boffi bagni, nasce da una collaborazione tra Massimo Lunardon, artista e artigiano del vetro in grado di soffiare e modellare le forme più improbabili, e un manipolo di designer internazionali: Andrea Anastasio, italiano ma indiano d’adozione; Sam Baron, francese, di stanza in Veneto come direttore del design di Fabrica, avvezzo a lavorare con Massimo in fornace; Studio Formafantasma, il duo italiano residente a Eindhoven; Martino Gamper, altoatesino trapiantato a Londra; Martí Guixé pendolare tra Barcellona e Berlino. Come i versi di una poesia, le opere trasparenti volteggiano leggere contaminate da profili colorati, da intagli acuminati, da inserti di sete preziose, da fini scanalature. L’originalità della collezione consiste, non tanto nelle forme che hanno il sapore della consuetudine, quanto nei gesti, quasi dissacratori, pensati dai designer per violare la perfezione cui Massimo Lunardon è avvezzo.
DOVE: Boffi Bains; 12, rue de la chaise, Parigi
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.