Fiori di latta
17 dicembre 2014
4 agosto 2016
Durante la settimana del design milanese anche alcune boutique di moda hanno esposto progetti d’arredo. Clan in Via Pontaccio ha presentato le nuove collezioni in vari matariali, in particolare plexiglas, di Hagit Pincovici, designer israeliana nata a Tel Aviv da una famiglia dedita sin dagli anni sessanta all’artigianato artistico. Già durante gli studi all’Accademia Bezalel di arte e design di Gerusalemme, quindi durante i primi anni di lavoro, dopo il diploma, Hagit ha maturato una personale interpretazione della tradizione artigiana familiare. La specializzazione alla Domus Academy di Milano e l’incontro con la sapienza manifatturiera italiana l’hanno stimolata a percorrere un percorso personale, basato sull’abbinamento di materiali diversi. Ha collaborato con aziende quali Colé e Miniforms in Italia e con showroom come Future Perfect a New York. Le nuove collezioni presentate a Milano rappresentano una sorta di ponte tra classico e contemporaneo, tra artigianato tradizionale e tecnologia avanzata. Prodotti in edizione limitata, i pezzi sono esaltati dalle vivaci scelte cromatiche e dalla speciale cura dei dettagli.
DOVE: Via Pontaccio, 15, 20121 Milano
Durante la settimana del design milanese anche alcune boutique di moda hanno esposto progetti d’arredo. Clan in Via Pontaccio ha presentato le nuove collezioni in vari matariali, in particolare plexiglas, di Hagit Pincovici, designer israeliana nata a Tel Aviv da una famiglia dedita sin dagli anni sessanta all’artigianato artistico. Già durante gli studi all’Accademia Bezalel di arte e design di Gerusalemme, quindi durante i primi anni di lavoro, dopo il diploma, Hagit ha maturato una personale interpretazione della tradizione artigiana familiare. La specializzazione alla Domus Academy di Milano e l’incontro con la sapienza manifatturiera italiana l’hanno stimolata a percorrere un percorso personale, basato sull’abbinamento di materiali diversi. Ha collaborato con aziende quali Colé e Miniforms in Italia e con showroom come Future Perfect a New York. Le nuove collezioni presentate a Milano rappresentano una sorta di ponte tra classico e contemporaneo, tra artigianato tradizionale e tecnologia avanzata. Prodotti in edizione limitata, i pezzi sono esaltati dalle vivaci scelte cromatiche e dalla speciale cura dei dettagli.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.