Il mito di Easy Rider continua al Deus cafè
9 aprile 2015
17 dicembre 2014
Casual chic all’ennesima potenza per il ristorante Commissary, all’interno del Line Hotel di Los Angeles. Il locale porta un po’ di campagna nella metropoli e lo dichiara apertamente attraverso la sua location, una grande serra di vetro a pochi metri dalla piscina dell’albergo. Gli interni essenziali non cedono alle lusinghe del country, lavorano per citazioni piuttosto che ricreare l’ambiente di campagna. Vasi di piante sospesi scendono dall’alto della struttura e l’acqua minerale viene servita ai tavoli per mezzo di tubi flessibili, come quelli generalmente utilizzati per l’irrigazione.
Il Commissary non è un ristorante strettamente vegetariano, ma permette sempre di scegliere se mangiare o meno determinati cibi. Il menu – assolutamente non convenzionale – presenta i piatti attraverso l’illustrazione del loro ingrediente principale. La scelta tra mais, carote, fichi o pasta deve essere un atto di fede nei confronti dello chef. É assolutamente vietato chiedere informazioni aggiuntive! Stupisce per estrosità anche la carta delle bevande: al posto di vini e basi alcoliche vengono proposti drink naturali al mirtillo o al melone. Il Commissary è una piccola oasi di pace urbana, un club aperto al pubblico sette giorni su sette che strizza l’occhio alle fattorie e al lavoro dei campi.
Casual chic all’ennesima potenza per il ristorante Commissary, all’interno del Line Hotel di Los Angeles. Il locale porta un po’ di campagna nella metropoli e lo dichiara apertamente attraverso la sua location, una grande serra di vetro a pochi metri dalla piscina dell’albergo. Gli interni essenziali non cedono alle lusinghe del country, lavorano per citazioni piuttosto che ricreare l’ambiente di campagna. Vasi di piante sospesi scendono dall’alto della struttura e l’acqua minerale viene servita ai tavoli per mezzo di tubi flessibili, come quelli generalmente utilizzati per l’irrigazione.
Il Commissary non è un ristorante strettamente vegetariano, ma permette sempre di scegliere se mangiare o meno determinati cibi. Il menu – assolutamente non convenzionale – presenta i piatti attraverso l’illustrazione del loro ingrediente principale. La scelta tra mais, carote, fichi o pasta deve essere un atto di fede nei confronti dello chef. É assolutamente vietato chiedere informazioni aggiuntive! Stupisce per estrosità anche la carta delle bevande: al posto di vini e basi alcoliche vengono proposti drink naturali al mirtillo o al melone. Il Commissary è una piccola oasi di pace urbana, un club aperto al pubblico sette giorni su sette che strizza l’occhio alle fattorie e al lavoro dei campi.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.