Il magazzino Nilufar
30 aprile 2015
13 ottobre 2016
La sfilata di Prada per la primavera estate 2017, nella cornice di uno spazio all’insegna di nitide reti metalliche, di sapore industriale, come di consueto allestito da Studio Oma, ha messo in scena una moda costruita sui contrasti. Abbinamenti imprevisti di materiali rendono inediti i capi classici. Trench, giacche pied de poule dal taglio a sacchetto e pantaloni a sigaretta hanno bordure di piume colorate. L’abito sottoveste e la salopette in tessuto fiorato s’indossano sulla t-shirt a collo alto con motivi quadrettati. Il completo pantaloni in seta, incrostato di ricami, ha bordure di piume e giacchina alla cinese con allacciatura laterale, mentre gli shorts si completano con pullover incrociati. Le gonne a portafoglio hanno rouches laterali.
I colori ci sono quasi tutti, dal pallido carne, al rosso sgargiante, passando per il nero, il blu e il verde. L’uscita finale pareva un arcobaleno. Tra le fantasie predomina il quadrettato, il pied de poule e de coq, ma non mancano neppure le stampe floreali. Una mescolanza ricca, libera da schemi, da intendersi come manifesto dell’odierna complessità, che non lesina artifici della tradizione, come le bordure di piume.
DOVE: Milano
La sfilata di Prada per la primavera estate 2017, nella cornice di uno spazio all’insegna di nitide reti metalliche, di sapore industriale, come di consueto allestito da Studio Oma, ha messo in scena una moda costruita sui contrasti. Abbinamenti imprevisti di materiali rendono inediti i capi classici. Trench, giacche pied de poule dal taglio a sacchetto e pantaloni a sigaretta hanno bordure di piume colorate. L’abito sottoveste e la salopette in tessuto fiorato s’indossano sulla t-shirt a collo alto con motivi quadrettati. Il completo pantaloni in seta, incrostato di ricami, ha bordure di piume e giacchina alla cinese con allacciatura laterale, mentre gli shorts si completano con pullover incrociati. Le gonne a portafoglio hanno rouches laterali. I colori ci sono quasi tutti, dal pallido carne, al rosso sgargiante, passando per il nero, il blu e il verde. L’uscita finale pareva un arcobaleno. Tra le fantasie predomina il quadrettato, il pied de poule e de coq, ma non mancano neppure le stampe floreali. Una mescolanza ricca, libera da schemi, da intendersi come manifesto dell’odierna complessità, che non lesina artifici della tradizione, come le bordure di piume.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.