Officine Calderai
11 giugno 2015
7 febbraio 2017
Lo show moda uomo inverno 2017/18, ambientato tra i Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer all’Hangar Bicocca, segna il debutto di Alessandro Sartori come direttore artistico di Ermengildo Zegna, essendo stato già direttore artistico di Z Zegna, di Berluti e dal 2016 responsabile creativo dei brand del marchio Zegna. Sartori ha creato una collezione contemporanea, puntando sull’artigianalità abbinata alla tecnologia.
I tessuti tradizionali, come il feltro del Casentino, sono realizzati in cachemire ultraleggero, mentre i jacquard geometrici, tracciati a mano, distorcono le disegnature classiche rinnovandole. Un processo speciale di concia a cera dà alla pelle una mano impalpabile e impermeabile. La silhouette morbida è definita dalla forte linea delle spalle; coulisse modellano la sagoma dei cappotti, mentre cerniere in gomma chiudono i capispalla sartoriali. La tavolozza va dal bianco al grigio chiaro per spingersi sino a sfumature vinaccia, verde pavone e blu.
Dove: I Sette Palazzi Celesti, Hangar Bicocca, Via Chiese 2, 20126 Milano
Lo show moda uomo inverno 2017/18, ambientato tra i Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer all’Hangar Bicocca, segna il debutto di Alessandro Sartori come direttore artistico di Ermengildo Zegna, essendo stato già direttore artistico di Z Zegna, di Berluti e dal 2016 responsabile creativo dei brand del marchio Zegna. Sartori ha creato una collezione contemporanea, puntando sull’artigianalità abbinata alla tecnologia. I tessuti tradizionali, come il feltro del Casentino, sono realizzati in cachemire ultraleggero, mentre i jacquard geometrici, tracciati a mano, distorcono le disegnature classiche rinnovandole. Un processo speciale di concia a cera dà alla pelle una mano impalpabile e impermeabile. La silhouette morbida è definita dalla forte linea delle spalle; coulisse modellano la sagoma dei cappotti, mentre cerniere in gomma chiudono i capispalla sartoriali. La tavolozza va dal bianco al grigio chiaro per spingersi sino a sfumature vinaccia, verde pavone e blu.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.