La rinascita di Salviati
12 gennaio 2017
28 dicembre 2015
Nick Cave, direttore moda alla School of the Art Institute di Chicago, è un perfomer, un danzatore, un artista e uno scultore. Le sue opere, sia le sculture indossabili con le quali si esibisce in danze rituali in gallerie d’arte, o all’aperto in piazze e parchi, sia gli oggetti, come la serie di sedute, esposte recentemente alla galleria Jack Shainman di New York, sono assemblaggi virtuosistici degli oggetti più disparati, dalle borse ai cappelli di paglia, ai fiori di carta, di latta, o tessuti con perline colorate, dalle trottole ai patchwork di pelliccia colorata, agli animali di pezza.
La sua fantasia non conosce limiti, nutrita da una speciale abilità esecutiva e da una inusuale capacità nel mettere insieme, con effetti quasi pirotecnici, in una fitta trama, oggetti quotidiani. Le sue fantasmagoriche sculture indossabili vivono, animate dalla sua abilità di danzatore, in performance sul crinale tra primitivismo e futurismo.
Dove: 36 S Wabash Ave, Chicago, IL 60603, Stati Uniti
Nick Cave, direttore moda alla School of the Art Institute di Chicago, è un perfomer, un danzatore, un artista e uno scultore. Le sue opere, sia le sculture indossabili con le quali si esibisce in danze rituali in gallerie d’arte, o all’aperto in piazze e parchi, sia gli oggetti, come la serie di sedute, esposte recentemente alla galleria Jack Shainman di New York, sono assemblaggi virtuosistici degli oggetti più disparati, dalle borse ai cappelli di paglia, ai fiori di carta, di latta, o tessuti con perline colorate, dalle trottole ai patchwork di pelliccia colorata, agli animali di pezza.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.