Luke Jerram
7 luglio 2015
28 dicembre 2015
Da Novembre 2015 sino ai primi di Aprile del 2016 il MAD di New York ospita la personale di Ebony G. Patterson, un’artista che vive tra la Giamaica e il Kentucky, creando installazioni di moda con arazzi e tappezzerie iper decorate, in una girandola di colori, mescolando con disinvoltura codici etnici e ultime tendenze. Ebony realizza personalmente le sue tessiture elaborate, punto dopo punto, rivelando una speciale attitudine manuale. E’ sia provetta ricamatrice, sia disinibita regista d’installazioni di manichini, issati su podi rivestiti di tessuti fiorati e abbigliati con abiti di foggia occidentale realizzati con un mix sfrenato di tessuti fantasia, rubati alle varie tradizioni. Sui tappeti, lavorati all’uncinetto, dispone, quasi a ribadire una vocazione domestica, accessori vari, come scarpe e borsette. I suoi arabeschi floreali, scintillanti di perline, rivelano come nessun abbinamento sia impossibile, basta non manchi il coraggio di esagerare e la perizia esecutiva.
Dove: 2 Columbus Cir, New York, NY 10019, Stati Uniti
Da Novembre 2015 sino ai primi di Aprile del 2016 il MAD di New York ospita la personale di Ebony G. Patterson, un’artista che vive tra la Giamaica e il Kentucky, creando installazioni di moda con arazzi e tappezzerie iper decorate, in una girandola di colori, mescolando con disinvoltura codici etnici e ultime tendenze. Ebony realizza personalmente le sue tessiture elaborate, punto dopo punto, rivelando una speciale attitudine manuale. E’ sia provetta ricamatrice, sia disinibita regista d’installazioni di manichini, issati su podi rivestiti di tessuti fiorati e abbigliati con abiti di foggia occidentale realizzati con un mix sfrenato di tessuti fantasia, rubati alle varie tradizioni. Sui tappeti, lavorati all’uncinetto, dispone, quasi a ribadire una vocazione domestica, accessori vari, come scarpe e borsette. I suoi arabeschi floreali, scintillanti di perline, rivelano come nessun abbinamento sia impossibile, basta non manchi il coraggio di esagerare e la perizia esecutiva.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.