A dare il là è stata la moda. Abbandonati il total black, il grigio e il greige, quel misto di beige e grigio, segno distintivo di Armani, gli spinati e i bottonati, si è avviata sulla strada del colore, e delle fantasie figurative. Il design, accantonato il rigore purista, la tallona, vestendo arredi e superfici con tessuti decorati. Versace vive un nuovo momento di gloria e calca la mano sugli accessori con meduse e cartigli. Prada inaugura il suo caffè Marchesi in Montenapoleone a Milano, una bomboniera foderata con carta da parati figurativa nei toni del verde, che sposa il velluto delle poltroncine. Palazzo Morando, sempre a Milano, ospita la mostra “Gioielli di gusto”, una golosa rassegna di bijoux colorati ispirati alla frutta, alla verdura e alla pasticceria. Mentre i mercati Traianei a Roma dedicano una succulenta mostra a “L’Eleganza del cibo” esponendo una rassegna di abiti con motivi alimentari. Debutta a Parigi la total decoration del nuovo marchio d’arredo BONOTTOEDITIONS. Si rivela raffinato portabandiera del gusto decorativo il produttore di tessuti Pierre Frey con la sua nuova collezione, una esplosione di colori e figurazioni.
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