Cristina Celestino, sensibile designer di arredi e oggetti, presenta al Salone del mobile 2016 due progetti importanti in collaborazione con due differenti realtà industriali: Tonelli design, azienda marchigiana specializzata in arredi in vetro con la tecnica dell’incollaggio a mano e Bottega Nove, realtà veneta produttrice di mosaico in ceramica e porcellana. Per Bottega Nove, di cui segue anche la direzione artistica, ha creato una collezione di rivestimenti in colori iridescenti, simili a piumaggi, caratterizzati da fini incisioni superficiali.

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Mentre per Tonelli design ha progettato la collezione Opalina, composta da una toeletta, uno scrittorio, uno specchio, un attaccapanni e uno sgabello, caratterizzati da volumi smussati a dall’utilizzo del vetro opalino. Diffuso nell’oggettistica, il vetro opalino viene utilizzato per la prima volta nell’ambito dell’arredo in lastre a forte spessore, acidato e verniciato, per un inusuale effetto traslucido e setoso che rende “ dolci” le sagome dei pezzi.

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DOVE: Via Molini, 88, 36055 Nove VI


Cristina Celestino, sensibile designer di arredi e oggetti, presenta al Salone del mobile 2016 due progetti importanti in collaborazione con due differenti realtà industriali: Tonelli design, azienda marchigiana specializzata in arredi in vetro con la tecnica dell’incollaggio a mano e Bottega Nove, realtà veneta produttrice di mosaico in ceramica e porcellana. Per Bottega Nove, di cui segue anche la direzione artistica, ha creato una collezione di rivestimenti in colori iridescenti, simili a piumaggi, caratterizzati da fini incisioni superficiali. Mentre per Tonelli design ha progettato la collezione Opalina, composta da una toeletta, uno scrittorio, uno specchio, un attaccapanni e uno sgabello, caratterizzati da volumi smussati a dall’utilizzo del vetro opalino. Diffuso nell’oggettistica, il vetro opalino viene utilizzato per la prima volta nell’ambito dell’arredo in lastre a forte spessore, acidato e verniciato, per un inusuale effetto traslucido e setoso che rende “ dolci” le sagome dei pezzi.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.