In onore alla mostra dedicata al design della donne, curata da Silvana Annicchiarico nell’ambito della XXI Triennale, presentiamo due nuovi progetti di una delle protagoniste, Elena Salmistraro, prolifica designer, dotata di un approccio capace di abbinare l’innovazione e il rigore di un progetto di design a un approccio ironico e divertito. Tra le sue ultime creazioni si distinguono una serie di lampade da tavolo in vetro, porcellana, legno e sughero, ispirate ai vasi di Morandi e caratterizzate dai medesimi colori tenui delle sue pitture. Prodotte da Seletti, hanno coprivaso in Jacroki, un tessuto ecologico prodotto da Okinawa, composto di fibre naturali e cartacee riciclate, che Elena utilizza al pari della carta. Il banale vaso di vetro trasparente si veste per acquisire una superficie sfaccettata, simile a quella del cristallo. I vasi, secondo le occasioni, o le composizioni floreali, possono cambiare l’abito, lavabile in lavatrice con il programma per i capi delicati, per rinfrescarlo, o per essere ogni volta diversi.

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DOVE: Viale Alemagna, 6 20121 – Milano



In onore alla mostra dedicata al design della donne, curata da Silvana Annicchiarico nell’ambito della XXI Triennale, presentiamo due nuovi progetti di una delle protagoniste, Elena Salmistraro, prolifica designer, dotata di un approccio capace di abbinare l’innovazione e il rigore di un progetto di design a un approccio ironico e divertito. Tra le sue ultime creazioni si distinguono una serie di lampade da tavolo in vetro, porcellana, legno e sughero, ispirate ai vasi di Morandi e caratterizzate dai medesimi colori tenui delle sue pitture. Prodotte da Seletti, hanno coprivaso in Jacroki, un tessuto ecologico prodotto da Okinawa, composto di fibre naturali e cartacee riciclate, che Elena utilizza al pari della carta. Il banale vaso di vetro trasparente si veste per acquisire una superficie sfaccettata, simile a quella del cristallo. I vasi, secondo le occasioni, o le composizioni floreali, possono cambiare l’abito, lavabile in lavatrice con il programma per i capi delicati, per rinfrescarlo, o per essere ogni volta diversi.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.