I puristi è bene si rassegnino: il “good design” non gode di buona salute, il minimalismo è riservato a pochi irriducibili e resiste solo se firmato da star del design e addolcito da nuove coloriture e da nuovi materiali soft, come il sughero. S’avanza, incontrastato, l’eclettismo che autorizza libertà di pensiero e di segno. Gli stili più diversi convivono, avanguardia e vintage si danno la mano, il romantico domina spargendo fantasie fiorate su abiti e arredi. Echi etnici contaminano moda e design occidentali. I creativi riscoprono le esecuzioni virtuose, le forme bizzarre, in cerca sempre di nuovi stupori. Il design artistico ha esteso la sua influenza oltre le mura delle gallerie, infrangendo i tradizionali codici del buon gusto per stimolare nuove licenze espressive.