Il Musée des Arts Decoratifs di Parigi nelle galleries d’études, dal 21 gennaio al 12 aprile 2016, propone una rassegna di carte da parati. Ben 300 pezzi rappresentativi della collezione del museo che ne annovera oltre 400.000. La mostra mette a confronto produzioni di origini e periodi differenti al fine di rappresentare un ampio ventaglio di stili, dal XVII secolo sino ai nostri giorni. Gli importanti esemplari esaltano l’importanza della carta da parati nell’ambito della storia delle arti decorative, evidenziando i pregi della collezione del museo, la più importante al mondo. La rassegna sancisce, con l’autorevolezza e la varietà degli esemplari, il ritorno in grande stile della carta da parati. I muri dell’interior non sono più nudi, ma si vestono con decori raffinati, che spaziano dal floreale, all’animalier, dai paesaggi, ai pattern geometrici, segnalando un revival diffuso della decorazione, che non è più, come accusava Adolf Loos, “delitto”, ma imperativo di tendenza

Farfalle e falene su sfondo nero. Carta da parati con schema ripetitivo. Courtesy of Les Arts Décoratifs
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Carta da parati con schema ripetitivo esposta presso la galleria d’études. Courtesy of Les Arts Décoratifs
Carta da parati con schema ripetitivo e linearità verticale. Courtesy of Les Arts Décoratifs
Carta da parati dai decori raffinati con schema ripetitivo esposta presso il Museo des Les Arts Décoratifs. Courtesy of Les Arts Décoratifs

DOVE: 107 Rue de Rivoli, 75001 Paris, Francia

Il Musée des Arts Decoratifs di Parigi nelle galleries d’études, dal 21 gennaio al 12 aprile 2016, propone una rassegna di carte da parati. Ben 300 pezzi rappresentativi della collezione del museo che ne annovera oltre 400.000. La mostra mette a confronto produzioni di origini e periodi differenti al fine di rappresentare un ampio ventaglio di stili, dal XVII secolo sino ai nostri giorni. Gli importanti esemplari esaltano l’importanza della carta da parati nell’ambito della storia delle arti decorative, evidenziando i pregi della collezione del museo, la più importante al mondo. La rassegna sancisce, con l’autorevolezza e la varietà degli esemplari, il ritorno in grande stile della carta da parati. I muri dell’interior non sono più nudi, ma si vestono con decori raffinati, che spaziano dal floreale, all’animalier, dai paesaggi, ai pattern geometrici, segnalando un revival diffuso della decorazione, che non è più, come accusava Adolf Loos, “delitto”, ma imperativo di tendenza.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.