Utz, un breve romanzo, l’ultimo di Bruce Chatwin, scritto poco prima della sua morte, quando era già molto malato, racconta la storia di Kaspar Utz, un collezionista cecoslovacco di statuine di porcellana di Meissen, che riesce ad attraversare indenne con la sua collezione, sia l’occupazione nazista, sia il regime comunista. Tra Kaspar e le sue delicate statuine esiste un legame preverso che lo tiene intrappolato sotto i regimi, perché non riesce a abbandonare la sua collezione. Chatwin, che lo incontrò a Praga, dove si era recato per scrivere un articolo sull’imperatore Rodolfo, ne traccia magistralmente il profilo, indagando, con vena malinconica, l’animo del collezionista. Il collezionismo, che sovente degenera in mania, si manifesta nell’accumulo degli oggetti più vari e improbabili, tra questi le figurine sono la categoria più frequente, dai soldatini di stagno, alle bambole di panno lenci, agli animali e agli insetti, in porcellana, ceramica, vetro e, persino, carta. Abbiamo scelto di parlare, non dei collezionisti, ma degli artisti e dei designer che si dedicano oggi alla realizzazione di figurine nei materiali più vari, per segnalare la contemporaneità di questo soggetto artistico.