Alfabeto povero per creazioni preziose
9 aprile 2015
17 dicembre 2014
Dal 3 dicembre al 11 gennaio 2015, il Triennale DesignCafè ospita una fioritura di fiori di latta dal lungo stelo. Si tratta della mostra-omaggio a Gherardo Frassa, curata da Silvana Annichiarico, direttore del Triennale Design Museum, titolata “Non è la rosa, non è il tulipano”.
L’esposizione raccoglie i fiori futuristi creati da Frassa nel 1986, sino all’ultimo lavoro di questo artista anticonformista, che praticava incursioni nel mondo dell’arte, del design, dalla moda, dell’artigianato.
Fiori di latta, l’ultimo progetto cui Frassa si è dedicato, raccoglie creazioni di amici pittori, scultori, architetti, tra i quali Andrea Branzi, Pierluigi Cerri, Aldo Cibic, Sergio Calatroni.
“Fiori di latta” è diventato un marchio (il logo è stato disegnato con l’artista Emilio Tadini) e ha ripreso vita nel 2010, con nuovi contributi di artisti, designer e grafici, per offrire stilizzate fioriture perenni, ideali per decorare ambienti d’ogni epoca e stile.
Dal 3 dicembre al 11 gennaio 2015, il Triennale DesignCafè ospita una fioritura di fiori di latta dal lungo stelo. Si tratta della mostra-omaggio a Gherardo Frassa, curata da Silvana Annichiarico, direttore del Triennale Design Museum, titolata “Non è la rosa, non è il tulipano”.
L’esposizione raccoglie i fiori futuristi creati da Frassa nel 1986, sino all’ultimo lavoro di questo artista anticonformista, che praticava incursioni nel mondo dell’arte, del design, dalla moda, dell’artigianato.
Fiori di latta, l’ultimo progetto cui Frassa si è dedicato, raccoglie creazioni di amici pittori, scultori, architetti, tra i quali Andrea Branzi, Pierluigi Cerri, Aldo Cibic, Sergio Calatroni.
“Fiori di latta” è diventato un marchio (il logo è stato disegnato con l’artista Emilio Tadini) e ha ripreso vita nel 2010, con nuovi contributi di artisti, designer e grafici, per offrire stilizzate fioriture perenni, ideali per decorare ambienti d’ogni epoca e stile.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.