Architetture di cristallo
13 gennaio 2017
10 novembre 2016
Il Museo di arti applicate di New York dedica dal 22 settembre al 5 Febbraio 2017 la mostra “Forbidden Fruit” alla vignette in ceramica di Chris Antemann. Realizzate dalla Manifattura di Meissen in Germania, dove l’artista è stato invitato nel 2011 per lavorare a fianco dei provetti artigiani nell’ambito di un programma di workshop finalizzato alla creazione di pezzi unici e in serie limitata, le vignette sono pensate per revitalizzare la tradizione leggendaria delle figurine ceramiche. Antemann ha immaginato un impudico banchetto ambientato nel settecento, dominato da un’ammucchiata attorno a un tavolo ovale e accompagnato da una serie di cammei, raffiguranti tavole apparecchiate con ogni prelibatezza e coronate da ragazze sdraiate in pose ammiccanti. La coreografia delle composizioni è quella classica, ma l’aura bucolica è sostituita da velati accenni pornografici, che trasferiscono il racconto nella contemporaneità del fumetto.
DOVE: 2 Columbus Cir, New York, NY 10019, Stati Uniti
Il Museo di arti applicate di New York dedica dal 22 settembre al 5 Febbraio 2017 la mostra “Forbidden Fruit” alla vignette in ceramica di Chris Antemann. Realizzate dalla Manifattura di Meissen in Germania, dove l’artista è stato invitato nel 2011 per lavorare a fianco dei provetti artigiani nell’ambito di un programma di workshop finalizzato alla creazione di pezzi unici e in serie limitata, le vignette sono pensate per revitalizzare la tradizione leggendaria delle figurine ceramiche. Antemann ha immaginato un impudico banchetto ambientato nel settecento, dominato da un’ammucchiata attorno a un tavolo ovale e accompagnato da una serie di cammei, raffiguranti tavole apparecchiate con ogni prelibatezza e coronate da ragazze sdraiate in pose ammiccanti. La coreografia delle composizioni è quella classica, ma l’aura bucolica è sostituita da velati accenni pornografici, che trasferiscono il racconto nella contemporaneità del fumetto.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.