Ha finalmente aperto…. il museo che non chiude mai
20 dicembre 2016
30 aprile 2015
La mostra Geografie, curata da Beppe Finessi per Foscarini al Poldi Pezzoli, introduce tra i tesori dello storico museo milanese opere contemporanee, sul crinale tra arte e design, ispirate alle geografia. Mappamondi, carte geografiche, continenti tramati sui tappeti, tavoli a forma di penisola, abiti illustrati con carte geografiche e altre allusioni all’atlante del mondo compongono una mostra raffinata che, in filigrana, può essere letta come un invito al viaggio in altre culture per regalare al design una dimensione esplorativa. All’origine pare di leggere la voglia di stimolare nuovi viaggi del pensiero per liberare il progetto dai suoi tradizionali confini.
Dove: Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni 12 – 20121 Milano
La mostra Geografie, curata da Beppe Finessi per Foscarini al Poldi Pezzoli, introduce tra i tesori dello storico museo milanese opere contemporanee, sul crinale tra arte e design, ispirate alle geografia. Mappamondi, carte geografiche, continenti tramati sui tappeti, tavoli a forma di penisola, abiti illustrati con carte geografiche e altre allusioni all’atlante del mondo compongono una mostra raffinata che, in filigrana, può essere letta come un invito al viaggio in altre culture per regalare al design una dimensione esplorativa. All’origine pare di leggere la voglia di stimolare nuovi viaggi del pensiero per liberare il progetto dai suoi tradizionali confini.
Dove: Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni 12 – 20121 Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.