Tappeti gitani
24 novembre 2016
29 settembre 2016
Inaugurata il 19 settembre al Palazzo Reale di Milano nell’appartamento del principe, la mostra “Ho visto un re” (titolo ripreso dalla canzone di Enzo Jannacci cantata sulle parole di Dario Fo), curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani, ha coinvolto 9 artisti per interpretare, con installazioni tematiche, Alcantara, un materiale di nuova generazione risultato di un processo chimico e non di una tessitura, anche se si presenta come un tessile vellutato, dotato di “mano pesca”, caratterizzato da prestazioni speciali, utilizzato nell’arredo, nell’interior, nella moda e negli accessori.
Il percorso tematico si snoda attraverso una serie di ambienti fiabeschi, emblematicamente rappresentati dall’artista Francesco Simeti, che racconta attraverso una serie di quinte in movimento stampate con immagini esotiche il viaggio di Marco Polo verso Xanadu, e dallo stilista Arthur Arbesser, che narra la favola del Principe Ranocchio con una fontana rivestita in Alcantara, stampata con un motivo a nuvole e quella del Re nudo con sei figure di scacchi, di proporzioni umane, agghindate con accessori in Alcantara da lui disegnati.
DOVE: Piazza del Duomo, 12, Milano
Inaugurata il 19 settembre al Palazzo Reale di Milano nell’appartamento del principe, la mostra “Ho visto un re” (titolo ripreso dalla canzone di Enzo Jannacci cantata sulle parole di Dario Fo), curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani, ha coinvolto 9 artisti per interpretare, con installazioni tematiche, Alcantara, un materiale di nuova generazione risultato di un processo chimico e non di una tessitura, anche se si presenta come un tessile vellutato, dotato di “mano pesca”, caratterizzato da prestazioni speciali, utilizzato nell’arredo, nell’interior, nella moda e negli accessori. Il percorso tematico si snoda attraverso una serie di ambienti fiabeschi, emblematicamente rappresentati dall’artista Francesco Simeti, che racconta attraverso una serie di quinte in movimento stampate con immagini esotiche il viaggio di Marco Polo verso Xanadu, e dallo stilista Arthur Arbesser, che narra la favola del Principe Ranocchio con una fontana rivestita in Alcantara, stampata con un motivo a nuvole e quella del Re nudo con sei figure di scacchi, di proporzioni umane, agghindate con accessori in Alcantara da lui disegnati.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.