Admiring oneself in the mirror
18 febbraio 2015
10 aprile 2016
Approda per la prima volta a Milano, durante il Salone del mobile, anche Hubert Le Gall, designer e scultore parigino. Sue recenti creazioni saranno in mostra e in vendita alla boutique del Mudec, dove venerdì 15 aprile Le Gall verrà presentato ufficialmente nel corso di una chiacchierata informale. Classe 1961, dopo studi finanziari decide di dedicarsi all’arte. Le sue creazioni, prevalentemente in bronzo, materiale prediletto, comprendono arredi e gioielli. Rifacendosi a stili decorativi del passato, Hubert realizza arredi funzionali figurativi. Tra i più singolari quelli della serie fitomorfa, comprendente la poltrona Pot (vaso) e il mobile Goutte d’herbe (goccia d’erba). Lavora nel suo atelier parigino, che fu a suo tempo del pittore Pierre Bonnard, a Montmartre.
Dopo il periodo vegetale si sta dedicando all’esplorazione di bestiari poetici, realizzati in una grande varietà di materiali, come legno, resina, ceramica. Le sue singolari creazioni arredano case private e spazi pubblici, come la sala da pranzo del Comune di Parigi. Attualmente si dedica anche alla scenografia di mostre, come quella sulla “Malinconia: genio e follia in Occidente” al Grand Palais di Parigi del 2005, o quella del 2014 sempre a Parigi al Museo Jacquemart “De Watteau a Fragonard. Le fetes galantes” e infine nell’ottobre 2015 L’oeil du Flaneur per Hermes. Nel 2015 ha presentato a Miami Basel il prezioso buffet Swipp assieme a 12 sculture in vetro “Le Calendrier de verre” create per il marchio Ruinart.
DOVE: via Tortona 56, CAP 20144 Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.