Durante il recente D’ Days parigino (1-7 giugno 2015) nello scrigno di Place de Vosges, Sebastien Gaudard ha dato vita a un caffè temporaneo, allestito dal critico e curatore Yves Mirande e da Fabien Vallérian con candide porcellane di Sèvres, classiche e di inedito design, con posate di Christofle e con mobili della Vitra.

Il caffè offre dolci ispirati alle famose porcellane Sevres.
Il caffè offre dolci ispirati alle famose porcellane Sevres.

La pasticceria Gaudard per l’occasione ha realizzato una serie di bonbon, ispirati alle forme delle porcellane, ricoperti di glassa bianca. Dal binomio tra due eccellenze francesi, grazie alla sapiente scenografia di Mirande, è nata una speciale dolce pausa di relax per i flȃneurs dei D’ days parigini, all’insegna dell’armonico abbinamento del piacere estetico con quello del gusto.

Gli eleganti interior del cafè sono allestiti da Yves Mirande
Dopo aver visitato la Manifattura di Sèvres e le sue botteghe secolari, Sébastien Gaudard si è ispirato alla famosa ciotola Maria Antonietta rivisitandola in pasticceria gourmet e gustosa
quote
Lattiginosi come il seno di Maria Antonietta, i dolci del cafè Sèvres sono caratterizzati dal dialogo tra le porcellane bianche e l’esperienza pasticcera.

DOVE: 4 place des Vosges, 75003 Paris

Durante il recente D’ Days parigino (1-7 giugno 2015) nello scrigno di Place de Vosges, Sebastien Gaudard ha dato vita a un caffè temporaneo, allestito dal critico e curatore Yves Mirande e da Fabien Vallérian con candide porcellane di Sèvres, classiche e di inedito design, con posate di Christofle e con mobili della Vitra.
La pasticceria Gaudard per l’occasione ha realizzato una serie di bonbon, ispirati alle forme delle porcellane, ricoperti di glassa bianca. Dal binomio tra due eccellenze francesi, grazie alla sapiente scenografia di Mirande, è nata una speciale dolce pausa di relax per i flȃneurs dei D’ days parigini, all’insegna dell’armonico abbinamento del piacere estetico con quello del gusto.
DOVE: 4 place des Vosges, 75003 Paris

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.