Poiché la XXI Triennale di Milano con la mostra “Women in italian design”, curata da Silvana Annicchiarico e allestita da Margherita Palli, si è interrogata sul femminile nel design, sciorinando una impressionante varietà di manufatti creati dall’altra metà del cielo, ci sembra doveroso parlare di nuovo di Cristina Celestino, giovane protagonista del design, dotata di una raffinata sensibilità, che viene spontaneo associare a qualità di tipo femminile, sebbene il design non abbia generi, ma una grande varietà di sfumature appartenenti sia al femminile, sia al maschile, qualità complementari, appartenenti ambedue tanto all’uomo quanto alla donna. Cristina, che ha iniziato occupandosi d’interior, si è progressivamente dedicata al disegno di arredi e oggetti, caratterizzati da un’impronta molto personale. Dopo un avvio come auto produttrice, ha incentivato la sua collaborazione con aziende di settore. Quest’anno alla settimana del design è stata protagonista con due collezioni, una di arredi in vetro per l’azienda marchigiana Tonelli e una di rivestimenti murali per Bottega Nove. Plumage è un mosaico di tessere tridimensionali di ceramica e porcellana create con stampi, simili alle piume degli uccelli, che veste i muri con un effetto di rilievo. Il progetto segnala un ritorno alla decorazione applicata, non solo agli arredi e agli oggetti, ma anche alle pareti che, come un tempo, tornano ad abbigliarsi.

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DOVE: VIA CESARE CORRENTI 14, Milano

Poiché la XXI Triennale di Milano con la mostra “Women in italian design”, curata da Silvana Annicchiarico e allestita da Margherita Palli, si è interrogata sul femminile nel design, sciorinando una impressionante varietà di manufatti creati dall’altra metà del cielo, ci sembra doveroso parlare di nuovo di Cristina Celestino, giovane protagonista del design, dotata di una raffinata sensibilità, che viene spontaneo associare a qualità di tipo femminile, sebbene il design non abbia generi, ma una grande varietà di sfumature appartenenti sia al femminile, sia al maschile, qualità complementari, appartenenti ambedue tanto all’uomo quanto alla donna.  Cristina, che ha iniziato occupandosi d’interior, si è progressivamente dedicata al disegno di arredi e oggetti, caratterizzati da un’impronta molto personale. Dopo un avvio come auto produttrice, ha incentivato la sua collaborazione con aziende di settore. Quest’anno alla settimana del design è stata protagonista con due collezioni, una di arredi in vetro per l’azienda marchigiana Tonelli e una di rivestimenti murali per Bottega Nove. Plumage è un mosaico di tessere tridimensionali di ceramica e porcellana create con stampi, simili alle piume degli uccelli, che veste i muri con un effetto di rilievo. Il progetto segnala un ritorno alla decorazione applicata, non solo agli arredi e agli oggetti, ma anche alle pareti che, come un tempo, tornano ad abbigliarsi.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.