La Grande Madre
17 settembre 2015
30 aprile 2015
Con una cena seduta per 150 persone Nina Yashar, l’ispirata gallerista di Nilufar di Via della Spiga, ha inaugurato il suo nuovo spazio in via Lancetti. Il deposito dei mobili, dopo un sapiente restauro di CLS architetti, diventa grande spazio per arredi artistici contemporanei e vintage. I pezzi firmati da alcuni dei nomi di spicco del design internazionale, quali Martino Gamper, Andrea Branzi, Nucleo, assieme a classici di Gio Ponti e all’artigianato artistico in bronzo di Osanna Visconti, tanto per citare alcuni dei numerosi autori che Nina accoglie, trovano nell’ampio spazio un nuovo respiro. La struttura industriale e l’utilizzo del cemento grezzo pare tolgano all’antico la polvere del tempo, sintonizzandolo su un registro contemporaneo.
DOVE: Galleria Nilufar Via della Spiga, 30 -20121 Milano
Con una cena seduta per 150 persone Nina Yashar, l’ispirata gallerista di Nilufar di Via della Spiga, ha inaugurato il suo nuovo spazio in via Lancetti. Il deposito dei mobili, dopo un sapiente restauro di CLS architetti, diventa grande spazio per arredi artistici contemporanei e vintage. I pezzi firmati da alcuni dei nomi di spicco del design internazionale, quali Martino Gamper, Andrea Branzi, Nucleo, assieme a classici di Gio Ponti e all’artigianato artistico in bronzo di Osanna Visconti, tanto per citare alcuni dei numerosi autori che Nina accoglie, trovano nell’ampio spazio un nuovo respiro. La struttura industriale e l’utilizzo del cemento grezzo pare tolgano all’antico la polvere del tempo, sintonizzandolo su un registro contemporaneo.
DOVE: Galleria Nilufar Via della Spiga, 30 -20121 Milano
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.