Geografie
30 aprile 2015
10 dicembre 2015
Il museo Kartell, rinnovato dal sapiente intervento di Ferruccio Laviani, ha aperto le porte al pubblico con una poetica installazione dell’artista Stefano Arienti. Disposti sapientemente nelle vetrine e su piedistalli, gli oggetti, i complementi d’arredo e gli apparecchi per illuminazione in plastica, prodotti in 65 anni dalla Kartell di Noviglio (Milano), raccontano come la polvere grigia polimerica possa trasformarsi in creazioni originali, preziose per le loro trasparenze e cromie. Il museo di Noviglio, allestito cronologicamente, oltre a rappresentare un importante capitolo del disegno italiano, illustra il miracolo della plastica: una polvere opaca che, grazie alle tecniche di stampaggio, in breve tempo assume le forme più disparate, colorandosi in una ampia gamma di sfumature e acquisendo la trasparenza del vetro e le lucentezze dell’oro e dell’argento.
DOVE: Via delle Industrie, 1/3, Santa Corinna di Noviglio, Milano
Il museo Kartell, rinnovato dal sapiente intervento di Ferruccio Laviani, ha aperto le porte al pubblico con una poetica installazione dell’artista Stefano Arienti. Disposti sapientemente nelle vetrine e su piedistalli, gli oggetti, i complementi d’arredo e gli apparecchi per illuminazione in plastica, prodotti in 65 anni dalla Kartell di Noviglio (Milano), raccontano come la polvere grigia polimerica possa trasformarsi in creazioni originali, preziose per le loro trasparenze e cromie. Il museo di Noviglio, allestito cronologicamente, oltre a rappresentare un importante capitolo del disegno italiano, illustra il miracolo della plastica: una polvere opaca che, grazie alle tecniche di stampaggio, in breve tempo assume le forme più disparate, colorandosi in una ampia gamma di sfumature e acquisendo la trasparenza del vetro e le lucentezze dell’oro e dell’argento.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.