A Matter of perception
19 maggio 2016
6 febbraio 2017
Lo stile classico, rilanciato dal Salone del Mobile 2016 con la mostra e il corto “Before Design: Classic. Tradizione nel futuro”, s’impone anche nelle collezioni per il prossimo inverno (2017/18). I sarti tradizionali riconquistano le prime file con le loro costruzioni impeccabili, proponendo cappotti, militari, mantelle, tabarri, giacche da caccia… In prima linea Caruso, marchio sartoriale mantovano, affidato alla eclettica creatività di Sergio Colantuoni che, oltre a disegnare i classici modelli di giacca a quattro tasche, ha fatto stampare una speciale fantasia ripresa da un quadro d’epoca scovato in un piccolo museo francese e con la quale ha realizzato camice con collo lavallière e fodere dei capispalla. Mentre lo stilista John Vizzone per la sartoria romana Cifonelli, fondata da Giuseppe Cifonelli a Roma nel 1880, nel classico spazio del marchio d’arredo Henge in Via della Spiga a Milano, ha proposto tagli squadrati che disegnano una figura smilza, accentuata da lunghi cappotti stile militare.
DOVE: Via della Spiga, Milano, Italy
Lo stile classico, rilanciato dal Salone del Mobile 2016 con la mostra e il corto “Before Design: Classic. Tradizione nel futuro”, s’impone anche nelle collezioni per il prossimo inverno (2017/18). I sarti tradizionali riconquistano le prime file con le loro costruzioni impeccabili, proponendo cappotti, militari, mantelle, tabarri, giacche da caccia… In prima linea Caruso, marchio sartoriale mantovano, affidato alla eclettica creatività di Sergio Colantuoni che, oltre a disegnare i classici modelli di giacca a quattro tasche, ha fatto stampare una speciale fantasia ripresa da un quadro d’epoca scovato in un piccolo museo francese e con la quale ha realizzato camice con collo lavallière e fodere dei capispalla. Mentre lo stilista John Vizzone per la sartoria romana Cifonelli, fondata da Giuseppe Cifonelli a Roma nel 1880, nel classico spazio del marchio d’arredo Henge in Via della Spiga a Milano, ha proposto tagli squadrati che disegnano una figura smilza, accentuata da lunghi cappotti stile militare.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.