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La Triennale di Milano con la mostra “Il nuovo vocabolario della moda italiana”, dedicata a Elio Fiorucci, a cura di Paola Bertola e Vittorio Linfante, analizza il linguaggio della moda italiana attraverso il lavoro dei suoi protagonisti, partendo dal 1998, mettendo in scena oltre cento realtà, tra marchi e stilisti. Allestita da Martino Berghinz e articolata in tre macro sezioni: vocabolario, dove i prodotti sono organizzati attorno a concetti chiave, in modo da rappresentare i diversi approcci; narrazioni, dove viene tracciata la mappa del sistema di produzione culturale e comunicativo che ruota attorno alla moda (fotografia, illustrazione, nuovi media, editoria, videoarte) e biografie, che focalizza la narrazione sul lavoro dei singoli stilisti e marchi appartenenti al recente panorama della moda italiana. Ne emerge un racconto della recente moda italiana coraggioso e disinibito, caratterizzato da lavorazioni virtuose, da tavolozze cromatiche variegate, da inusuali fantasie geometriche e floreali, da speciali luminescenze e iridescenze.

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DOVE: Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano

La Triennale di Milano con la mostra “Il nuovo vocabolario della moda italiana”, dedicata a Elio Fiorucci, a cura di Paola Bertola e Vittorio Linfante, analizza il linguaggio della moda italiana attraverso il lavoro dei suoi protagonisti, partendo dal 1998, mettendo in scena oltre cento realtà, tra marchi e stilisti. Allestita da Martino Berghinz e articolata in tre macro sezioni: vocabolario, dove i prodotti sono organizzati attorno a concetti chiave, in modo da rappresentare i diversi approcci; narrazioni, dove viene tracciata la mappa del sistema di produzione culturale e comunicativo che ruota attorno alla moda (fotografia, illustrazione, nuovi media, editoria, videoarte) e biografie, che focalizza la narrazione sul lavoro dei singoli stilisti e marchi appartenenti al recente panorama della moda italiana. Ne emerge un racconto della recente moda italiana coraggioso e disinibito, caratterizzato da lavorazioni virtuose, da tavolozze cromatiche variegate, da inusuali fantasie geometriche e floreali, da speciali luminescenze e iridescenze.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.