Le creature ibride dei fratelli Campana
12 novembre 2014
29 settembre 2016
Tra le zone più vive di Amsterdam c’è il quartiere De Hallen, nell’ovest della città. Un tempo l’area ospitava i depositi dei tram elettrici, costruiti tra il 1902 e il 1928. Oggi questi grandi edifici sono stati riconvertiti e ospitano un hotel, spazi culturali e diversi locali. Tra questi il Meat West, un ristorante specializzato in carne. Situato all’interno di 360 metri quadrati di un hangar in ferro e vetro, il locale ha un carattere unico che nasce dall’incontro inaspettato tra il carattere industriale del luogo e l’atmosfera “da bistrot” dei raffinati arredi. Il progetto è stato curato dallo studio Framework. Per terra sono stati mantenuti i binari su cui una volta correvano i treni, un retaggio così importante da essere tutelato dallo Stato. I tavolini quadrati e i posti a sedere laterali, sistemati all’interno di piccoli emicicli, si susseguono uno dietro l’altro come fossero dei vagoni di un convoglio pronto a partire. Dal momento che il Meat West non ha in alcun modo intaccato il vecchio edificio con la costruzione di pareti anche cantina e la cucina sono a vista: il ristorante è un grande open space inondato dalla luce naturale.
DOVE De Hallen, Bellamyplein 51, 1053 AT Amsterdam, Paesi Bassi
Tra le zone più vive di Amsterdam c’è il quartiere De Hallen, nell’ovest della città. Un tempo l’area ospitava i depositi dei tram elettrici, costruiti tra il 1902 e il 1928. Oggi questi grandi edifici sono stati riconvertiti e ospitano un hotel, spazi culturali e diversi locali. Tra questi il Meat West, un ristorante specializzato in carne. Situato all’interno di 360 metri quadrati di un hangar in ferro e vetro, il locale ha un carattere unico che nasce dall’incontro inaspettato tra il carattere industriale del luogo e l’atmosfera “da bistrot” dei raffinati arredi. Il progetto è stato curato dallo studio Framework. Per terra sono stati mantenuti i binari su cui una volta correvano i treni, un retaggio così importante da essere tutelato dallo Stato. I tavolini quadrati e i posti a sedere laterali, sistemati all’interno di piccoli emicicli, si susseguono uno dietro l’altro come fossero dei vagoni di un convoglio pronto a partire. Dal momento che il Meat West non ha in alcun modo intaccato il vecchio edificio con la costruzione di pareti anche cantina e la cucina sono a vista: il ristorante è un grande open space inondato dalla luce naturale.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.