Jobo, una celebrity d’altri tempi
13 ottobre 2016
29 settembre 2016
Il Jam Hotel di Bruxelles è la destinazione giusta per ogni tipo di viaggiatori: giovani esploratori solitari con lo zaino in spalla, coppiette di innamorati, gruppi di amici, professionisti in trasferta per affari… Situato all’interno di un apparentemente anonimo palazzo risalente agli anni ’70 (costruito come edificio per uffici e poi trasformato in scuola d’arte) il Jam offre 78 camere concepite per ospitare da una a sei persone. Inoltre, per chi desidera un alloggio smart, ci sono sei dormitori con 18 posti ciascuno. Concludono l’offerta una favolosa game room (con ping pong, calciobalilla e arcade video games), un ristorante italiano, due bar e una piscina sul rooftop. Gli spazi interni, pubblici e privati, sono accomunati dalla scelta di mantenere a vista il cemento grezzo. Soffitti e muri strizzano l’occhio al brutalismo con i segni delle casseformi ben visibili, il bancone reception è decorato con opere di cemento, la zona lounge ha dei tubi industriali al posto di una libreria…
DOVE Chaussée de Charleroi 132, 1060 Bruxelles, Belgio
Il Jam Hotel di Bruxelles è la destinazione giusta per ogni tipo di viaggiatori: giovani esploratori solitari con lo zaino in spalla, coppiette di innamorati, gruppi di amici, professionisti in trasferta per affari… Situato all’interno di un apparentemente anonimo palazzo risalente agli anni ’70 (costruito come edificio per uffici e poi trasformato in scuola d’arte) il Jam offre 78 camere concepite per ospitare da una a sei persone. Inoltre, per chi desidera un alloggio smart, ci sono sei dormitori con 18 posti ciascuno. Concludono l’offerta una favolosa game room (con ping pong, calciobalilla e arcade video games), un ristorante italiano, due bar e una piscina sul rooftop. Gli spazi interni, pubblici e privati, sono accomunati dalla scelta di mantenere a vista il cemento grezzo. Soffitti e muri strizzano l’occhio al brutalismo con i segni delle casseformi ben visibili, il bancone reception è decorato con opere di cemento, la zona lounge ha dei tubi industriali al posto di una libreria…
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.