Francesco Meda
11 giugno 2015
26 novembre 2015
Aperto il primo marzo 2015, il Kameha Grand Zurich è già considerato tra i migliori hotel elvetici per l’alta qualità dei servizi offerti. Situato nella zona commerciale di Glattpark, a pochi minuti dall’aeroporto e dal centro di Zurigo, il Kameha Grand celebra la cultura Svizzera attraverso gli interni progettati da Marcel Wanders. Il designer olandese ha rielaborato i simboli del Paese, trasformandoli in elementi architettonici o veri e propri arredi. Così, le tavolette di cioccolato mutano in tappezzerie e porte scorrevoli, le campane delle mucche al pascolo diventano maxi sospensioni, i forzieri delle banche si convertono in originali frigo bar. Accogliente seppur sopra dalle righe, l’albergo offre stanze standard e una serie di suite, tra cui 11 mini appartamenti arredati a tema. Visionari anche i ristoranti che si trovano all’interno della struttura, ognuno con una differente offerta gastronomica. Giocando in maniera sofisticata con i clichè, Wanders a saputo dare vita a spazi ironici ma dal sapore domestico. Per vivere la Svizzera come in un inedito sogno d’artista.
DOVE: Dufaux-Strasse 1 / Corner Thurgauerstrasse, CH-8152 Glattpark / Zurigo, Svizzera
Aperto il primo marzo 2015, il Kameha Grand Zurich è già considerato tra i migliori hotel elvetici per l’alta qualità dei servizi offerti. Situato nella zona commerciale di Glattpark, a pochi minuti dall’aeroporto e dal centro di Zurigo, il Kameha Grand celebra la cultura Svizzera attraverso gli interni progettati da Marcel Wanders. Il designer olandese ha rielaborato i simboli del Paese, trasformandoli in elementi architettonici o veri e propri arredi. Così, le tavolette di cioccolato mutano in tappezzerie e porte scorrevoli, le campane delle mucche al pascolo diventano maxi sospensioni, i forzieri delle banche si convertono in originali frigo bar. Accogliente seppur sopra dalle righe, l’albergo offre stanze standard e una serie di suite, tra cui 11 mini appartamenti arredati a tema. Visionari anche i ristoranti che si trovano all’interno della struttura, ognuno con una differente offerta gastronomica. Giocando in maniera sofisticata con i clichè, Wanders ha saputo dare vita a spazi ironici ma dal sapore domestico. Per vivere la Svizzera come in un inedito sogno d’artista.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.