Nato a Dubai negli Emirati Arabi Uniti nel 1980, Khalid, diplomato all’American Business University di Dubai, ha iniziato a lavorare nel marketing e nella comunicazione. Nel 2005 si diploma in Arte e Interior design. Nel 2009 decide di abbandonare il marketing per dedicarsi alla sua passione: il design. Studia e si specializza in design dell’arredo al Central St. Martin di Londra, quindi in ebanisteria al Center of fine Woodworking a Nelson in Nuova Zelanda. Nel 2011 apre il suo studio professionale a Dubai e nel novembre del 2012 inaugura il suo primo spazio espositivo Kasa, nel cuore del distretto industriale di Dubai, dove sono in mostra le sue creazioni assieme a quelle di altri designer degli Emirati. Nell’ottobre del 2013 partecipa alla prima edizione di Downtown design Dubai con una toilette in legno che rivela la sua perizia nell’ebanisteria.

PUZZLE è una collezione di 3 edizioni inedite di tappeti artigianali, fatti di lana 100%, in Afganistan
Khalid Shafar, 'The Nomad', installazione pubblico

Tra le sue collaborazioni merita di essere menzionata quella con i brasiliani Fernando e Humberto Campana per una installazione alla rassegna Abudabi arte nel 2010, quella con il mobiliere francese Moissonnier e con il marchio di tappeti Tai Ping. I suoi progetti abbinano i legami con la natura del luogo, evidenti nelle sagome che ricordano le foglie di palma, a una sapienza esecutiva maturata in scuole occidentali.

THE NOMAD è un’interpretazione contemporanea dell’architettura di una Arish, una casa tradizionale del Gulf fatto di palme e fronde
Derivato originalmente dalla linea THE PALM, firmata da Shafar, e trasformato in un corpo di fenicottero, MR. & MRS. FANTEER sono una composizione di trasformazione
cit
Flame-Ingo by Khalid Shafar, DRAK, in Ras Al Khor
The Palm line di Khalid Shafar
The Palm line di Khalid Shafar
cit
Derivato originalmente dalla linea THE PALM, firmata da Shafar, e trasformato in un corpo di fenicottero, MR. & MRS. FANTEER sono una composizione di trasformazione
L'appendiabiti THE PALM è disegnato per essere flessibile; le finiture infatti, possono essere disposte a diverse.

DOVE: No. 7 – Street 22a – Dubai – United Arab Emirates

Nato a Dubai negli Emirati Arabi Uniti nel 1980, Khalid, diplomato all’American Business University di Dubai, ha iniziato a lavorare nel marketing e nella comunicazione. Nel 2005 si diploma in Arte e Interior design. Nel 2009 decide di abbandonare il marketing per dedicarsi alla sua passione: il design. Studia e si specializza in design dell’arredo al Central St. Martin di Londra, quindi in ebanisteria al Center of fine Woodworking a Nelson in Nuova Zelanda. Nel 2011 apre il suo studio professionale a Dubai e nel novembre del 2012 inaugura il suo primo spazio espositivo Kasa, nel cuore del distretto industriale di Dubai, dove sono in mostra le sue creazioni assieme a quelle di altri designer degli Emirati. Nell’ottobre del 2013 partecipa alla prima edizione di Downtown design Dubai con una toilette in legno che rivela la sua perizia nell’ebanisteria. Tra le sue collaborazioni merita di essere menzionata quella con i brasiliani Fernando e Humberto Campana per una installazione alla rassegna Abudabi arte nel 2010, quella con il mobiliere francese Moissonnier e con il marchio di tappeti Tai Ping. I suoi progetti abbinano i legami con la natura del luogo, evidenti nelle sagome che ricordano le foglie di palma, a una sapienza esecutiva maturata in scuole occidentali.

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The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.