Architetture di cristallo
13 gennaio 2017
1 ottobre 2015
Le pareti vestite restituiscono immediatamente un senso di calda domesticità. La diffusa voglia di casa calda sancisce il ritorno all’uso della carta da parati per rendere partecipi anche le pareti del nuovo gusto decorativo. Le pareti decorate fanno atmosfera, lo confermano due recenti esempi: lo stand della rivista Cabana, il raffinato periodico di Martina Mondadori, al Miart, un angolo con mensole indimenticabile, grazie a una carta da parati dal sapore retro di Pierre Frey e il bar della Fondazione Prada ideato dal regista Wes Anderson, subito di culto, per via della sua atmosfera retro, cui contribuisce l’uso intensivo della carta da parati.
Grande protagonista della decorazione da pareti e da rivestimento lo storico produttore tessile francese Pierre Frey con il suo variegato catalogo di fantasie ispirati ai più diversi temi, dai motivi africani al naturalismo pittorico, all’iperrealismo, alle geometrie. Il carattere distintivo che rende speciali le sue decorazioni è la ripetizione ossessiva dei pattern, che si affollano quasi avessero l’urgenza di riempire ogni spazio per creare un ritmo serrato.
DOVE: Viale Scarampo, Gate 5 pad. 3, Milan
Le pareti vestite restituiscono immediatamente un senso di calda domesticità. La diffusa voglia di casa calda sancisce il ritorno all’uso della carta da parati per rendere partecipi anche le pareti del nuovo gusto decorativo. Le pareti decorate fanno atmosfera, lo confermano due recenti esempi: lo stand della rivista Cabana, il raffinato periodico di Martina Mondadori, al Miart, un angolo con mensole indimenticabile, grazie a una carta da parati dal sapore retro di Pierre Frey e il bar della Fondazione Prada ideato dal regista Wes Anderson, subito di culto, per via della sua atmosfera retro, cui contribuisce l’uso intensivo della carta da parati.
Grande protagonista della decorazione da pareti e da rivestimento lo storico produttore tessile francese Pierre Frey con il suo variegato catalogo di fantasie ispirati ai più diversi temi, dai motivi africani al naturalismo pittorico, all’iperrealismo, alle geometrie. Il carattere distintivo che rende speciali le sue decorazioni è la ripetizione ossessiva dei pattern, che si affollano quasi avessero l’urgenza di riempire ogni spazio per creare un ritmo serrato.
DOVE: Viale Scarampo, Gate 5 pad. 3, Milan
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.