Ingrandimenti floreali
12 novembre 2014
10 marzo 2016
La mostra curata da Alba Cappellieri e Lino Raggio è dedicata, nella prima sezione, al bijoux italiano del prét à porter e, nella seconda, al lavoro di cinque bigiottieri milanesi, Bozart, Ornella Bijoux, Sharra Pagano, Ottavio Re e Unger, che hanno interpretato lo stile del periodo con effervescente fantasia e con impareggiabile virtuosismo esecutivo. La rassegna propone una ampia varietà figurativa, che spazia dallo zoomorfismo al fitomorfismo, passando per il surrealismo, indugiando su morbide volute e rigorose geometrie, in declinazioni monocrome e arditamente policrome. Il confronto con metalli non nobili, con plastiche e con pietre semipreziose pare abbia sollecitato la fantasia dei creativi, che hanno offerto prova di una fervida immaginazione, sovente venata di note ironiche e dissacratorie, che si rivelano prezioso valore aggiunto di ornamenti “poveri” ma ricchi di inventiva.
DOVE: Palazzo Reale, Milano – Piazza del Duomo, 12, Milano
La mostra curata da Alba Cappellieri e Lino Raggio è dedicata, nella prima sezione, al bijoux italiano del prét à porter e, nella seconda, al lavoro di cinque bigiottieri milanesi, Bozart, Ornella Bijoux, Sharra Pagano, Ottavio Re e Unger, che hanno interpretato lo stile del periodo con effervescente fantasia e con impareggiabile virtuosismo esecutivo. La rassegna propone una ampia varietà figurativa, che spazia dallo zoomorfismo al fitomorfismo, passando per il surrealismo, indugiando su morbide volute e rigorose geometrie, in declinazioni monocrome e arditamente policrome. Il confronto con metalli non nobili, con plastiche e con pietre semipreziose pare abbia sollecitato la fantasia dei creativi, che hanno offerto prova di una fervida immaginazione, sovente venata di note ironiche e dissacratorie, che si rivelano prezioso valore aggiunto di ornamenti “poveri” ma ricchi di inventiva.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.