Textile total decoration
22 gennaio 2015
28 dicembre 2015
Nel pieno centro di Londra, a pochi passi dal St. James Park, si trova il St. Ermins Hotel, un albergo 4 stelle lusso davvero ricco di storia. È certo infatti che tra le sue mura, dagli Anni ’30 del Novecento fino alla Seconda Guerra Mondiale avvenissero gli incontri degli addetti ai servizi segreti britannici e che, negli Anni ’50, fossero le spie russe a darsi appuntamento in questo elegante luogo. Oggi, cospirazioni e complotti hanno ceduto il passo a rilassati clienti e turisti in visita alla città, ma anche a sciami di api che “abitano” una delle terrazze e producono dell’ottimo miele.
Sono tantissime le curiosità che riguardano il St. Ermins Hotel, ma ancor di più sono le influenze architettoniche che hanno dato vita ai suoi spazi, recentemente restaurati su progetto della designer Dayna Lee di Powerstrip Studio. L’edificio, ovviamente sottoposto a vincolo di tutela, risente di influenze Rococò, Art Nouveau, Barocche e colpisce soprattutto per la lobby con balconi da teatro concepiti – altra curiosità – dallo scenografo J. P. Briggs intorno al 1900. Atmosfere più contemporanee caratterizzano invece il Caxton Bar, mentre le stanze hanno degli accenti più country e rimandi alla scienza botanica e alla natura in generale.
DOVE: 2 Caxton St, London SW1H 0QW, Regno Unito
Nel pieno centro di Londra, a pochi passi dal St. James Park, si trova il St. Ermins Hotel, un albergo 4 stelle lusso davvero ricco di storia. È certo infatti che tra le sue mura, dagli Anni ’30 del Novecento fino alla Seconda Guerra Mondiale avvenissero gli incontri degli addetti ai servizi segreti britannici e che, negli Anni ’50, fossero le spie russe a darsi appuntamento in questo elegante luogo. Oggi, cospirazioni e complotti hanno ceduto il passo a rilassati clienti e turisti in visita alla città, ma anche a sciami di api che “abitano” una delle terrazze e producono dell’ottimo miele. Sono tantissime le curiosità che riguardano il St. Ermins Hotel, ma ancor di più sono le influenze architettoniche che hanno dato vita ai suoi spazi, recentemente restaurati su progetto della designer Dayna Lee di Powerstrip Studio. L’edificio, ovviamente sottoposto a vincolo di tutela, risente di influenze Rococò, Art Nouveau, Barocche e colpisce soprattutto per la lobby con balconi da teatro concepiti – altra curiosità – dallo scenografo J. P. Briggs intorno al 1900. Atmosfere più contemporanee caratterizzano invece il Caxton Bar, mentre le stanze hanno degli accenti più country e rimandi alla scienza botanica e alla natura in generale.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.