Hubert Le Gall
10 aprile 2016
4 dicembre 2014
È davvero interessante il melting pot di culture del Llama, il ristorante di Copenhagen che serve cibo sudamericano virato da qualche tocco scandinavo. Tacos messicani, anticuchos peruviani, ceviche di pesce freschissimo e liquori come tequila e rum possono essere gustati in un ambiente accogliente e coloratissimo. Il progetto dell’interior è stato firmato da due degli studi di design e architettura più famosi di Danimarca, Kilo e BIG (Bjarke Ingels Group), all’insegna dell’incontro tra stili all’apparenza inconciliabili.
Il Llama si sviluppa in un basement che si raggiunge per mezzo di una leggera scala di vetro sostenuta da travi di metallo a T. L’open space che ospita la zona accoglienza, la sala da pranzo e il banco bar è stato trattato come un immenso “contenitore” e rivestito da decine di migliaia di cementine variopinte, realizzate a mano in Messico. Decori e nuance differenti si susseguono senza soluzione di continuità su pavimenti e pareti, facendo così da fondale per gli essenziali arredi di legno scuro. Linee semplici che vengono dal nord Europa e tonalità forti di derivazione ispanica: ecco le carte vincenti del ristorante Llama.
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.