Paper Factory Hotel, carta canta
14 gennaio 2016
7 luglio 2015
La galleria Heller di New York testimonia con le sue periodiche mostre dedicate a creativi del vetro, per lo più statunitensi, una speciale predilezione per questa magica materia. Il carnet dei suoi artisti è vario e tutti mostrano un approccio molto originale al materiale, utilizzato sia per la sua trasparenza sia per certi suoi effetti simili a quelli delle gemme o delle pietre dure. Tra i suoi artisti si distingue Luke Jerram, cui ha dedicato delle personali per la bizzarria dei soggetti. Tra questi merita essere citata, anche per il virtuosismo della lavorazione, la serie “Glass Microbiology” che riproduce, in vetro soffiato trasparente, batteri e microbi osservati al microscopio. Le gigantografie in vetro trasparente dei batteri rivelano un inusuale e affascinante repertorio di forme, da considerarsi, a tutti gli effetti, decorative.
DOVE: 303 10th Ave. (bt 27th St. and 28th St.) New York, NY 10001
La galleria Heller di New York testimonia con le sue periodiche mostre dedicate a creativi del vetro, per lo più statunitensi, una speciale predilezione per questa magica materia. Il carnet dei suoi artisti è vario e tutti mostrano un approccio molto originale al materiale, utilizzato sia per la sua trasparenza sia per certi suoi effetti simili a quelli delle gemme o delle pietre dure. Tra i suoi artisti si distingue Luke Jerram, cui ha dedicato delle personali per la bizzarria dei soggetti. Tra questi merita essere citata, anche per il virtuosismo della lavorazione, la serie “Glass Microbiology” che riproduce, in vetro soffiato trasparente, batteri e microbi osservati al microscopio. Le gigantografie in vetro trasparente dei batteri rivelano un inusuale e affascinante repertorio di forme, da considerarsi, a tutti gli effetti, decorative.
DOVE: 303 10th Ave. (bt 27th St. and 28th St.) New York, NY 10001
The Moodboarders è un occhio spalancato sul mondo del progetto in tutte le sue multiformi declinazioni, capace di cogliere, anche nel quotidiano, lo straordinario. È la misura della temperatura epocale. È l’antenna sensibile capace di captare le tendenze sul nascere, i talenti che sbocciano, le estetiche trascurate. Non saggi, ma appunti veloci per sintonizzarsi sul ritmo del nostro tempo. Abbiamo viaggiato un anno senza fermarci e perché di questo viaggio non si smarrisca il ricordo abbiamo deciso di editare una versione cartacea. Abbiamo eliminato l’episodico, l’effimero e il fugace, cercando di mantenere la varietà degli argomenti e il loro fluido susseguirsi, di preservare la sorpresa delle scoperte, degli eventi colti nel loro manifestarsi, delle creazioni appena germogliate.